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Il vero significato di ANARCHIA non è "caos" ma ASSENZA DI PADRONI

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A cura di "essereumanoinarmonia"

Quando un piccolo gruppo, specialmente un piccolo gruppo di predatori puri, vuole dominare l'intera umanità deve utilizzare varie strategie, la più importante delle quali è quella di insinuare nelle menti un'ingannevole visione del mondo studiata bene a tavolino, costruita ad hoc per il solo loro beneficio.

Ai predatori-psicopatici puri, protagonisti della classe dominante, si aggregano "a grappolo" gli psicopatici secondari, ossia quelli che si atteggiano come predatori puri, ma che in verità non lo sono e che diventano gli esecutori diretti della distorta visione del mondo dei loro padroni.


C'è una grande differenza tra predatori puri e predatori secondari. 
I predatori puri sono circa il 3-4% della popolazione e quelli secondari sono circa il 18%

Quelli puri, almeno fino ad oggi, lo sono dalla nascita e non possono essere recuperati in alcun modo; nascono e muoiono predatori.



Già due anni fa infatti il MIT (Massachusetts Institute of Technology) era riuscito a isolare l'empatia nel cervello usando campi elettromagnetici, e sviluppando per uso militare elmetti che permettano di uccidere senza  scrupoli  come è possibile ai predatori puri. Senza consapevolezza e presa di coscienza la tecnologia porta ad esserne schiavi e da essa condizionati; mai da sola la tecnologia ci aiuta a migliorare realmente...

Insieme alla paura l'arma più potente che hanno i suddetti dominatori è proprio un' ingannevole visione del mondo costruita grazie a falsi ideologici (quali il darwinismo sociale e il relativismo morale), a scienziati corrotti (un giorno il caffè fa bene, il giorno dopo invece fa male), a religioni che manipolano le menti (il concetto salvifico paralizzante cristiano o il siamo tutti buoni dei new age) etc...


Uno degli esempi eclatanti di tale ingannevole visione del mondo è il "religioso autoritarismo".

Ossia l'accettare (senza termini e condizioni, senza farsi domande, con totale e cieca fede) che alcuni individui reclamino e rivendichino in vari modi la loro autorità sugli altri: i governi con le loro leggi e le loro forze dell'ordine, lo stato con le sue tasse, le banche con il loro sistema monetario (che supera di gran lunga qualsiasi strozzino su questo pianeta).

I capi religiosi con i loro diktat e con le loro continue oblazioni per guadagnarsi il paradiso.





In natura questo non esiste. 
Nessun albero rivendica la sua autorità sull'ombra che offre al passante che cerca riposo o nessun leone va dagli altri animali e chiede il dazio per permettere loro di continuare a rimanere vivi...
A differenza dell'albero e del leone l'essere umano, avendo il linguaggio,è capace di creare ed esprimere concetti. E' proprio questo il punto. I concetti non sono rigidi o fissi come le leggi della natura.

Perché allora rimanere ancorati ad alcuni di essi? 
Perché non n'esplorarne altri? Perché accettare senza termini e condizioni un punto di vista del mondo piramidale costruito da pochi per il privilegio di pochi ai danni di molti?



Vi siete mai chiesti se sia giusto 
che alcuni individui rivendichino il loro potere sugli altri con giustificazioni 
più o meno razionali?


In natura non esiste l'autoritarismo, tra gli uomini esiste invece la rivendicazione dell'avere tale potere sugli altri e considerare un "giusto" diritto (acquisito o meno) esercitarlo. Non è così. L'unica autorità legittima nell'universo è quella derivante dai suoi limiti e dalle sue condizioni:  Le leggi naturali.

Non le leggi naturali conseguenti al falso ideologico del perverso darwinismo sociale, la legge del cosi detto più forte; infatti non si è mai visto un leone o un lupo predare all'interno della propria specie e/o proclamarsi "re degli animali". Nella realtà naturale quindi non esiste l'autorità in quanto tale.



Perché quindi si accetta l'autorità?


La si accetta perché viene imposta con tecniche psicotroniche (provocando esaltazione e depressione con l'uso dei media, imponendo caldo, freddo ed emissioni elettromagnetiche provocanti disagio morale e dolore fisico) con l'uso improprio e distorto del sesso quale mezzo per degradare l'individuo e con l'eliminazione dell'identità dell'individuo.

La si accetta perché si continua a subire un ingannevole visione del mondo con gli uomini suddivisi in padroni e schiavi. 
Padroni proprietari di schiavi e schiavi proprietà dei padroni.

Le parole vengono confuse, alterate e distorte dando loro significati alterati. Andrebbero sempre ricondotte al loro vero significato studiandone l'etimologia. In questo la parola Anarchia ci viene in aiuto; proviene da due radici greche:

1) A o an che significa la negazione di, l'assenza di o la mancanza di (es. apatia=assenza di sentimenti)

2) Archia viene da Arconte che nella Grecia antica era il magistrato supremo che governava o il governante.

Quindi Anarchia significa semplicemente l'assenza di arconti-governanti e di padroni proprietari di schiavi e quindi la negazione dell'esistenza di padroni e schiavi.



Chi abbraccia una visione del mondo 
in cui non esiste dominatore e dominato 
e padrone e schiavo è per definizione 
un "Anarchico". 



Non ci sono vie di mezzo: o si accetta un mondo di carnefici e vittime, di dominatori e dominati, di padroni e schiavi o si ha una visione del mondo che neghi tutto questo. I "padroni" volendo continuare a dominare hanno associato la parola anarchia al caos, spacciando l'accettazione della schiavitù e l'essere proprietà di un padrone come necessità per evitare il caos.

La parola anarchia non ha nulla a che fare con il caos anzi è vero il contrario; solo quando ci sono individui che impongono la loro autorità con violenza su altri c'è il caos, non quando la società è composta da individui sovrani senza padroni e senza schiavi nel rispetto di ciascuno.


Solo quando c'è la vera libertà di esistere in un mondo senza padroni e senza schiavi c'è l'ordine e non il caos. Se ci si considera sovrani e si comprende (consapevolmente o inconsapevolmente) di non essere schiavi si è liberi e "anarchici" nella corretta accezione. 

E' importante distinguere la differenza tra forza e violenza: solo quando effettivamente si comprende cosa significhi "violenza" si può realizzare la differenza tra avere un diritto o non averlo.



Forza e violenza sono infatti 
diametralmente opposte.


La forza è un diritto che ci appartiene e rimane sempre un diritto. E' capacità ed energia da cui scaturisce  il nostro modificare la realtà. Costruire, pulire o spostarsi sono parte del concetto di forza che viene applicata quotidianamente in armonia con le leggi naturali e senza violare i diritti degli altri.

Quando si usa la forza in maniera coercitiva contro la libertà degli altri e la si usa contro un essere pacifico e tranquillo, disturbando, danneggiando, privando di sicurezza e serenità, giungendo perfino all'estremo limite dell'omicidio o dell'induzione al suicidio non è più forza, ma violenza.

La violenza non è mai un diritto e viene dalla parola "violare" ossia introdursi in uno spazio che non è proprio mettendo a rischio la sicurezza e la serenità altrui, è l'uso immorale e coercitivo del potere fisico e non solo contro gli altri.

Nell'ideologia dell'aggressione, nel mondo dei padroni e degli schiavi, la violenza è la regola e prevaricare è la normalità:

- Violenzaè imporre leggi che non considerano l'Essere Umano. 

- Violenza è salvare le banche (sono comunque imprese private, quindi con scelta di rischio) a scapito degli Esseri Umani.

- Violenzaè richiedere continuamente  tasse e interessi stratosferici, considerare l'Essere Umano solo come un consumatore; non occuparsi in alcun modo delle necessità della popolazione etc...questa è violenza!

L'"arcontista" (l'opposto dell'"anarchico") è chi vuole un mondo a beneficio e a privilegio di pochi, con la visione di una società fatta di violenza, di padroni e schiavi, di carnefici e vittime, di parassiti e parassitati.

Chi vuole  invece un mondo di individui "sovrani" senza violenza e senza padroni, a beneficio e nel rispetto di tutti: Esseri Umani, animali, la natura, il pianeta, può essere chiamato "anarchico".


Vi siete mai chiesti quale sia l'obbiettivo principale dell'educazione scolastica? 

E' quello di condizionare e di fare accettare un mondo fatto di padroni e schiavi e trasformare tutti in "arcontisti" che continuino a sostenere l'ingannevole e limitante pensiero unico dell'autoritarismo in tutti gli aspetti della nostra società.


Fontehttp://essereumanoinarmonia.blogspot.it/2013/03/perche-le-vere-definizioni-delle-parole.html

Chi la fa l'aspetti ! Gli U.S.A temono che la Russia stia manipolando il loro clima

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La Russia modifica il clima degli Usa? 
L'ultima paura della Cia

Di ilgiornale.it:

Negli Stati Uniti, i fenomeni climatici estremi non sono nulla di nuovo. Ma negli ultimi anni lo sono diventati ancora di più. 
La California sta attraversando una delle siccità peggiori nella storia del paese.

Alcune zone in Texas sono così aride da sembrare pianure di terra rossa su Marte. Nel frattempo, il nord est degli Stati Uniti è sommerso dalla neve. A Boston, questo inverno, ne sono caduti quasi tre metri. Di chi è la colpa? 

Secondo un importante climatologo americano della Rutgers University, la CIA vuole sapere se paesi ostili agli Stati Uniti possano causare simili calamità naturali e controllare il clima utilizzando tecnologie segrete. Al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science in San Jose, California, lo scienziato Alan Robock ha detto di aver ricevuto una telefonata da due consulenti della CIA tre anni fa.



“Se un altro paese stesse controllando il nostro clima,” gli chiesero, “ce ne accorgeremmo?”. Certamente, rispose Robock. Se qualcuno stesse cercando di alterare le nuvole per creare eventi climatici o di manipolare l’atmosfera, le immagini satellitari riprenderebbero qualsiasi mezzo utilizzato a proposito. Secondo Robock, però, la CIA in realtà voleva sapere quanta libertà d’azione esiste quando si parla di geo-ingegneria.


Il termine geo-ingegneria si riferisce alla manipolazione del sistema climatico terrestre con l’obiettivo primario di ridurre il riscaldamento del pianeta. 

Nelle mani della CIA, o di qualsiasi altro servizio segreto, la geo-ingegneria 
potrebbe diventare arma. 


Piogge torrenziali, tempeste di neve e siccità possono mettere in ginocchio un paese più che un attacco terroristico. 

Distruggono infrastrutture e interrompono servizi, tagliando risorse basilari come acqua ed elettricità. Non è una sorpresa che la telefonata del 2011 abbia lasciato Robock sconcertato. 

“Sarei preoccupato se qualcuno stesse cercando di controllare il clima senza un accordo internazionale”, dice lo scienziato. In realtà, l’uso della geo-ingegneria come arma di guerra non è nulla di nuovo. Ma ogni tentativo è andato fallito. Nel 1917, durante la prima guerra mondiale, il governo britannico sperimentò con la creazione di nuvole artificiali per confondere e disorientare i piloti dell’aeronautica militare tedesca. 


Durante la guerra in Vietnam, nel 1967-68, il governo degli Stati Uniti lanciò l’operazione Popeye, per cercare di aumentare del 30 percento le precipitazioni su alcune parti del Vietnam. (E ora cosa diranno i negazionisti, che nel 2016 continuano a dire che modificare il clima è impossibile?) Lo scopo era quello di rendere inaccessibili i vari sentieri che i Vietcong utilizzavano per rifornire i ribelli nel Vietnam del Sud. Che tutti questi tentativi siano falliti non rende inverosimile che la CIA sia ancora interessata all’uso della geo-ingegneria come arma. Non lo rende neanche meno preoccupante.


Dal 1976, l’ONU divienta qualsiasi uso di tecniche di modifica dell’ambiente a fini militari e ad ogni altro scopo ostile. Gli Stati Uniti hanno firmato questa convenzione ONU, ma ciò non garantisce nulla. Non sarebbe la prima volta che la CIA calpesta trattati internazionali. Secondo Robock, prova che la CIA sia interessata alla geo-ingegneria è il finanziamento da parte dei servizi segreti americani di un recente report pubblicato dalla National Academy of Sciences che esplora vari modi di manipolazione del sistema climatico con l’obiettivo di ridurre il riscaldamento globale.

Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/russia-modifica-clima-degli-usa-lultima-paura-cia-1105603.html


Un ottimo modo per togliere di mezzo le piante medicinali, è farle proibire.

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Di veritanwo:

"Negli ultimi mesi mi sono documentato sulle cure naturali, e su come il sistema delle big pharma, che hanno il controllo assoluto della sanità, della medicina, della ricerca, riescono a mettere fuori gioco le cure naturali. E’ un tema così vasto, che meriterebbe la scrittura di un libro di 1.000 pagine, pertanto in questo articolo cercherò di riassumere i punti essenziali, fornendovi spunti per approfondire le ricerche, se vi interessa l’argomento."


Un ottimo modo per togliere di mezzo 
piante medicinali, è farle proibire. 

Farle mettere “fuori legge”, impedendone la diffusione. Per indurre i governi a proibire una determinata pianta, è sufficiente che questa sia ritenuta pericolosa per la salute. Ci sono potenti alcaloidi naturali che hanno spiccate doti curative. Ma che se assunti in modo scorretto, possono nuocere. 

E’ una cosa “normale”, ovvia. Ma la pericolosità viene strumentalizzata per eliminare la pianta. Sarebbe come vietare il caffè, perché se ne bevi due litri rischi di morire. Un medico ha analizzato numerose “piante proibite”, scoprendo che quasi tutte avevano spiccate proprietà terapeutiche.



IL CASO MELATONINA


La melatonina è ampiamente diffusa come integratore per gestire il jet lag e per coadiuvare e migliorare il sonno. Ma alcuni scienziati, tra cui Di Bella, ma non solo lui, si sono accorti che la melatonina possiede anche proprietà anti-cancro, e sono stati duramente contrastati, salvo poi dargli ragione dopo molti anni.

Il consumo di Melatoninaè cresciuto molto negli anni, e le big pharma si sono inserite nel business iniziando a produrla e commerciarla, e nel 2014 con una vera e propria truffa, se ne sono impadronite, limitatando la vendita alle compresse da 2mg, mentre fino a quel momento si trovava anche in pastiglie da 10mg o persino maggiori. Sarà un caso che la dose utile anti-cancro della Melatonina, sia molto alta? Secondo questo interessante dossier, addirittura 40-700mg?



FARMACI NATURALI CHE NON FUNZIONANO

Gli scaffali delle farmacie e anche dei supermercati sono pieni di prodotti naturali. Che non funzionano, o se funzionano, in modo molto blando, nettamente inferiore ai farmaci chimici

E costano il doppio. Io stesso, alcuni anni fa dopo aver provato un decongestionante nasale che non funzionava (e lo pagai 14€, contro i 6-7 del farmaco chimico) e una pomata all’arnica che non mi produsse praticamente nessun miglioramento al ginocchio, decisi di non acquistare più prodotti di questo tipo. Quando mi venivano proposti, ero preclusivo e diffidente, dopo aver buttato via soldi per nulla per due volte. 

Mettere in commercio “farmaci naturali” che non funzionano, oltre a consentire alle big pharma di entrare nel mercato dei prodotti naturali, ed intercettare anche questa categoria di consumatori, è un ottimo metodo per denigrare e disincentivare le cure naturali. Che invece esistono e funzionano
Non solo: molte specialità medicinali, non sono altro repliche chimiche di principi attivi presenti in natura. Ma essendo chimici, sono brevettabili e ben controllabili.



CENSURA ED ESCLUSIONE DAL MERCATO

Dei rimedi naturali fino a qualche anno fa, non parlava nessuno. Non c’era nessuna ricerca sulla materia, non c’era informazione. 
In questo modo non si crea mercato. Se tuttavia un prodotto dovesse emergere – perché il suo utilizzo è tradizionale, oppure perché gli effetti benefici emergono anche con il semplice “passaparola tra amici”, ovviamente nel giro di molti anni – a quel punto le big pharma non esitano a mettere le mani sul prodotto. 


Un caso di questi, è l’aloe vera. Una pianta che ha realmente numerose proprietà benefiche. 
Ormai si trova persino ai supermercati, in confezioni industriali, spesso con l’aggiunta di coloranti, conservanti, aromi artificiali e una buona dose di zucchero per rendere “appetibile” una pianta che ha un sapore vicino alla cipolla, non proprio gradevole per uso ricreativo. In questo modo, hanno denaturato e condotto sul binario del business e del consumismo pure l’aloe vera. 

Che funziona, ma ci vuole il gel fresco, oppure preparati che ne rispettino la natura, e senza additivi nocivi. Per non parlare delle creme all’aloe piene di paraffina e altre sostanze chimiche, nelle quali l’unico aloe è quello disegnato sulle confezioni. Molte persone che assumono aloe, lo fanno con prodotti che di naturale, e magari di benefico, hanno ben poco.

Molto interessante anche il caso dell’imprenditore Massimo Fonti, recentemente intervistato dello Zoo di 105, osteggiato per aver posto in commercio un prodotto naturale contro l’impotenza.




Fonte: http://veritanwo.altervista.org/ecco-come-il-sistema-big-pharma-mette-fuori-gioco-le-cure-naturali/

Gli Ignavi di Ieri sono gli Italiani di Oggi

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Di La Divina Commedia Online:


Gli Ignavi sono i primi peccatori che si incontrano nella Divina Commedia. Questi sono descritti in maniera particolarmente spregevole, poiché in vita non agirono mai, né nel bene né nel male. 

Non osarono mai avere un’idea propria, e si adeguarono sempre alla legge del più forte. Per questi motivi Dante li disprezza enormemente. Essi sono talmente inutili che nemmeno l’Inferno li ha voluti. Gli ignavi sono condannati per l’eternità a seguire un’insegna che vortica velocissima per tutto l’Antinferno. 

Nel frattempo, sono punti da vespe e da mosconi, e il loro sangue, misto alle lacrime viene raccolto da fastidiosi vermi. 


Il contrappasso è chiaro: così come in vita non seguirono nessuna bandiera, essi sono adesso costretti a seguire un’inutile insegna. 

Inoltre, così come in vita non furono mai stimolati a prendere posizione, sono adesso continuamente stimolati da fastidiosi insetti. Dante definisce gli ignavi come coloro “che mai non fur vivi”.


Il grande disprezzo che Dante nutre nei confronti di questi peccatori si giustifica con l’impegno politico che egli profuse in vita, e che lo portò ad essere esiliato dalla sua amata e odiata Firenze. 

D’altra parte, Dante ricevette una forte influenza dal pensiero filosofico di Aristotele, il quale definiva l’essere umano come un “animale sociale”. 

Dunque, coloro che in vita scelsero di non prendere partito soffrono adesso la pena peggiore di tutte, e sono disprezzati persino dall’Inferno.

Tra gli ignavi Dante vede tantissime anime, e tra queste gli sembra di scorgere l’anima di colui che “fece per viltade il gran rifiuto”. 

I commentatori hanno molto dibattuto sull’identità di questo personaggio misterioso. Probabilmente si tratta di Papa Celestino V, il quale rinunciò al Soglio Pontificio, che aveva raggiunto nel 1294, lasciando poi spazio all’ascesa al potere di Bonifacio VIII (Quello delle bolle papali che ci resero schiavi!), il pontefice nei confronti del quale Dante provò odio profondo e disprezzo infinito. Questo papa infatti, oltre ad aver causato la cacciata dei Guelfi Bianchi (di cui Dante faceva parte) da Firenze, incarnava esattamente quell’ideale negativo dell'alto prelato che si intromette con forza nelle vicende politiche del suo tempo, esercitando, nei fatti, un potere temporale, piuttosto che un potere spirituale.

L’umanità, tuttavia, deve forse ringraziare Bonifacio VIII, poiché, se Dante avesse avuto un percorso di vita diverso, probabilmente oggi non avremmo la Divina Commedia così come la conosciamo.

IL TERZO OCCHIO ARIANO/ATLANTIDEO

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IL TERZO OCCHIO ARIANO/ATLANTIDEO


Di Neovitruvian:

Gli Atlantidei erano più alti di noi, ma persero la loro imponente statura non appena la loro spiritualità cominciò a vacillare. 
La seconda e più significativa mutazione impedì alla nuova razza ariana di “vedere” lucidamente l’”anima interiore.” 

Questo lasciò i suoi moderni discendenti (noi), incapaci di vedere e riconoscere la propria divinità interiore. La Blavatsky riteneva che gli Atlantidei possedessero questa capacità un tempo, grazie all’esistenza di un enigmatico organo luminoso, all’interno del cervello, chiamato “occhio ciclopico” o “Terzo Occhio”.

Sulla fronte, al centro vi sarebbe una strana ma affascinante appendice. Come i nostri due occhi vedono all’esterno e al mondo materiale, questo unico occhio vede all’interno, alle questioni spirituali, all’anima. Quando gli abitanti di Atlantide involvettero in Ariani, il Terzo Occhio si atrofizzò. 


Blavatsky-Theosophical-SocietyLa Blavatsky scrisse:

“… Il “terzo occhio”, una volta, era un organo fisiologico che, in seguito, a causa della progressiva scomparsa della spiritualità e dell’aumento del materialismo si atrofizzò″.

-Helena Blavatsky, La Dottrina Segreta, 1888


Anche se atrofizzato, la Blavatsky insisteva nel dire che come i nostri antenati di Atlantide, noi uomini moderni, potevano ancora accedere a questo organo; alcuni scienziati all’inizio del 19 ° e del 20 ° secolo lo identificarono nella ghiandola pineale, descritta nel seguente modo:

“Una piccola … appendice conica presente nel cervello di tutti i vertebrati craniati che in alcuni rettili ha la struttura essenziale di un occhio … è ritenuta un terzo occhio rudimentale, un organo endocrino, o la sede dell’anima …”

—Webster’s Ninth New Collegiate Dictionary


Il filosofo francese René Descartes (1596-1650) chiamò la ghiandola pineale la “sede dell’anima”, “Occhio singolo” e “Terzo Occhio”. 

E’ possibile trovarlo in dipinti, sculture, incisioni risalenti a migliaia di anni fa:

(foto) Antico mosaico di un ciclope con il terzo occhio presso Villa Romana, Sicilia.





I lettori che hanno familiarità con l’induismo ricorderanno che il Terzo Occhio ha una lunga tradizione in India, dove è conosciuto come “urna” o “Trinetra,” e viene indicato da un puntino, sopra e tra gli occhi. 

Anche se i mistici e gli adepti parlano spesso dei suoi misteriosi poteri occulti, ad un livello base denota intuizione spirituale, fornendo al soggetto la visione della propria anima interna:






L’induismo ariano, ci viene costantemente tenuto nascosto, in modo da non poter conoscere il collegamento Ariano/Atlantideo che ci porterebbe alla riscoperta dei poteri latenti del terzo occhio? 

L’elite, sta cercando di non farci aprire il Terzo Occhio, quello strumento naturale con il quale comunichiamo con la nostra anima interiore, riconosciamo la nostra divinità e realizziamo il nostro potenziale?




Il Terzo Occhio viene ampiamente utilizzato in Oriente, appare in varie discipline, ed è sfruttato nelle pratiche di meditazione quali lo yoga e il buddismo così come nelle arti marziali come karate, qigong, e aikido. Esso costituisce l’apice della dottrina induista del Kundalini Yoga, con il suo famoso sistema di “chakra”. Il terzo occhio o “Ajna” è il sesto dei sette chakra e viene risvegliato quando riusciamo a bilanciare il nostro canale solare ovvero il “pingala” nella parte destra del nostro corpo con il canale lunare detto “ida” nel lato opposto:


Nonostante gli orientali abbiano abbastanza familiarità con il terzo occhio la sua saggezza è stata totalmente dimenticata dal mondo occidentale. C’è stato uno sforzo cosciente per nasconderla?





IL SEGRETO MASSONICO DEL “TERZO OCCHIO”



Masonic-Third-Eye-Tracing-BoardIncredibilmente, il disegno di un sole sulla destra, di una luna sulla sinistra e di un occhio solo al centro è anche sulle insegne, sui disegni e sui manufatti della massoneria, la più antica società segreta della storia occidentale. Il terzo occhio viene solitamente disegnato al centro tra il sole (pingala) e la luna (ida):

(foto) Masonic-Third-Eye-Tracing-BoardTracing Board Massonica, 1820

La massoneria è l’erede di un antico e perduto segreto risalente ad Atlantide? La confraternita massonica venne creata in risposta alla venuta del cristianesimo come un tentativo di salvare la saggezza Ariano/Atlantidea sul Terzo Occhio?

I massoni furono a lungo considerati come i custodi di un blasfemo ed eretico segreto, proveniente dall’antichità. Si pensi all’improvvisa persecuzione dei massoni da parte della Chiesa cattolica, a partire dagli inizi del 1700.

Questa condanna sembrerebbe indicare che i massoni fossero stati degli eretici, in possesso di una sorta di dottrina religiosa che contraddiceva il canone ufficiale della Chiesa. Per molti pensatori ed accademici del 19° e 20° secolo, il Terzo Occhio è proprio quella dottrina:

“… L’occhio che tutto vede … Questo è l’occhio della massoneria, il terzo occhio. Mentre so per certo che ben pochi massoni capiscano il significato dei loro stessi simboli, resta il fatto che li usano… ”

-—Dr. George Washington Carey, The Wonders of the Human Body,1918

“L’occhio comune vede solo la parte esteriore delle cose, e giudica in base ad essa, l’occhio che tutto vede invece, attraversa le cose leggendo cuore e anima, trovando lì capacità che all’esterno non sono percepibili e non rilevabili da chi sprovvisto di questo dono. ”

-Mark Twain, famoso scrittore e massone americano, 1899


Il Dr. Buck fornì anche una descrizione fisica del Terzo Occhio e collegò l’abilità di “controllarlo” al terzo grado della Massoneria:

“Venne chiamato “Terzo Occhio”. Gli antichi indu lo chiamarono Occhio di Shiva

E’ atrofizzato e quindi latente nell’individuo medio… 
L’occhio di Shiva è, infatti, un occhio che tutto vede; attraverso quest’ultimo è possibile annullare i concetti di spazio e tempo sul piano fisico …



HITLER E IL TERZO OCCHIO


E’ interessante notare che, avendo già accettato molte delle idee della Blavatsky, i leader occulti tedeschi – saliti al potere decenni dopo la morte di Pike o Buck, riconobbero anch’essi l’importanza del Terzo Occhio credendo persino alla spiegazione della Blavatsky, riguardo le sue origini Atlantidee. Descrizioni del Terzo occhio possono essere ritrovate negli scritti di molti capi nazisti. Hitler fece un riferimento indiretto ad esso nel Mein Kampf:

“… Tutta la cultura umana, tutti i risultati raggiunti nell’arte, nella scienza e nella tecnologia, sono quasi esclusivamente il prodotto creativo della razza ariana …

-Adolf Hitler, Mein Kampf, 1925


Un’ulteriore prova della sua fede nel Terzo Occhio può essere trovata nel libro: Hitler’s Secret Conversations, una trascrizione di dialoghi e discussioni riservate che ebbero luogo nel suo quartier generale dal luglio 1941 al novembre 1944, registrate per i posteri. 

Hitler affermò:

“In tutte le tradizioni umane … si può trovare menzione di un enorme disastro cosmico … A mio parere ciò è spiegabile solo considerando l’ipotesi che questo cataclisma distrusse completamente l’umanità, in possesso di un elevato grado di civilità. I frammenti che ci derivano della nostra preistoria forse, non sono altro che riproduzioni di oggetti appartenenti a un passato più lontano, ed è proprio grazie ad essi, che le origini della civilità possono essere riscoperte di nuovo … ”


—Trevor-Roper, Hitler’s Secret Conversations

Squadre naziste di antropologi, archeologi e studiosi dell’occulto, vennero spedite in Estremo Oriente, India e Tibet per scoprire le prove della storia ariana. Le loro ricerche costituirono la base per i film di Indiana Jones, in cui vengono raffigurati ufficiali nazisti alla ricerca di manufatti e tesori perduti in terre dimenticate.


DECODIFICANDO LA SVASTICA



Seguendo le opinioni del filosofo e massone italiano Giordano Bruno (1548-1600), che fu bruciato vivo dall’Inquisizione per aver rifiutato di abiurare le sue idee gnostiche eretiche, List credeva che l’Antico Testamento, su cui si basano i valori religiosi, sociali, dell’etica e della morale del mondo occidentale, rappresenti un falso insegnamento che ha nascosto il più ricco e autentico induismo ariano, un passato “spirituale”, ora quasi dimenticato.


Per List, l’influenza del Vecchio Testamento in Europa oscurò l’induismo originale portato dagli Ariani. Infine, l’ascesa dell’onnipotente Chiesa cattolica diede il colpo di grazia finale all’induismo europeo. 

Secondo Goodricke-Clarke:

“… List fu attratto dalle idee di Giordano Bruno … Bruno proclamò come il giudaismo e il cristianesimo avessero corrotto la religione antica e vera … la quale godette di notevole popolarità tra i neo-platonici del Rinascimento. ”

-Nicholas Goodrick-Clarke, Le radici occulte del nazismo, 1992

Per List, come per Bruno, l’Antico Testamento non è un resoconto accurato della storia umana. Poichè l’Europa e l’Occidente hanno accettato senza riserve la Bibbia, come se fosse patrimonio di tutta l’umanità (e non la storia di un piccolo gruppo, gli ebrei), il popolo occidentale non è riuscito a riconoscere una storia che è di gran lunga più ampia, oltre che una ricchissima saggezza spirituale il cui simbolo chiave è la svastica.

La parola “Swastika” deriva dal sanscrito “su” (buono) e “Asti” (Essere), che significa “Essere buono”. L’emblema si forma con due “S” runiche simmetriche, ma opposte, ponendo in equilibrio perfetto le loro 2 forme congruenti. (Il runico era un antico e misterioso alfabeto utilizzato anticamente in Nord Europa)

Swastika-MeaningLa svastica, un antico simbolo per l’equilibrio degli opposti.

List sostenne che gli antichi Ariani videro nelle due “S” opposte della svastica, la dottrina dell’”equilibrio duale” (cioè, Sole vs Luna, Giorno vs Notte, Luce contro Buio, Caldo vs Freddo, Secco vs Bagnato, Maschio vs Femmina, Positivo contro Negativo, ecc.) Anche la Blavatsky credeva che la svastica simboleggiasse le “coppie di opposti” nel mondo materiale, proprio come lo yin e yang della Cina o il Sole e la Luna nella Massoneria:

“Il segno doppio, come ogni studente di occultismo sa, è il simbolo del principio maschile e del principio femminile della Natura, del positivo e del negativo …”

-Helena Blavatsky, La Dottrina Segreta


Swastika-TibetSpiegò che incrociare le due “S” significa unificare gli opposti o equilibrarli dando loro un centro comune, in altre parole, significa che per auto realizzarsi è necessario un punto centrale di equilibrio tra le due “S” opposte (la dualità).




Questa è precisamente la formula sacra per risvegliare il Terzo Occhio: il bilanciamento degli opposti (vale a dire, l’equilibrio del sole e della luna, di ida e pingala, di Boaz e Jachin, ecc.) Lo scrittore e giornalista inglese Perceval Landon (1868-1927), descrive il suo viaggo in Tibet, spiegando:

“… La svastica … sormontata dai simboli del sole e della luna rozzamente disegnati … compare nei più importanti luoghi del paese”.

Dopo essere arrivata in India con gli ariani, la svastica si trasferì in seguito in Cina e Giappone con la diffusione del Buddhismo (un ramo dell’induismo). 

Ecco perché il Buddha, la cui apparizione nel VI secolo aC avenne molto tempo dopo lo spostamento degli ariani e la diffusione dell’induismo, viene raffigurato con la svastica, mentre medita a gambe incrociate nella posizione del loto, con il terzo occhio aperto (il punto bindi) sulla fronte. In altre parole, utilizzando la svastica Buddha equilibra la sua parte solare e lunare, risvegliando il Terzo Occhio (“Buddha” significa colui che si è risvegliato):


C’è, naturalmente, molto di più dietro il simbolismo della svastica, ma il suo significato di base è quello di insegnarci a trovare il nostro centro o «dio interiore» risvegliando il Terzo Occhio, un atto che rivela la pienezza del nostro essere interiore, dove ogni contraddizione e conflitto, svaniscono, dove il velo del mondo materiale viene provvisoriamente sospeso, rivelando il Sé o l’”anima interna” che ci permette di sfruttare il suo potere per ottenere la liberazione spirituale.


Fonte e articolo completo: https://neovitruvian.wordpress.com/2016/02/22/lantico-segreto-della-svastica-e-la-vera-storia-della-razza-bianca/

La Permacultura salverà il Mondo

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Nel 1981, Bill Mollison, il co-fondatore della permacultura, ha vinto il Right Livelihood Award. Questo è il suo discorso:

Sono cresciuto in un piccolo villaggio in Tasmania.  Sono nato nel 1928, ma nel mio villaggio sembrava di vivere nell’undicesimo secolo. Non avevamo le automobili e producevamo tutto quello di cui avevamo bisogno. Ci facevamo gli stivali, gli utensili in metallo, pescavamo, coltivavamo il cibo, facevamo il pane. Nessuno che conoscessi aveva mai avuto un posto di lavoro, o qualcosa che si potrebbe definire un lavoro. Tutti ne svolgevano diversi.


Da bambino vivevo in una sorta di sogno dal quale mi sono svegliato intorno a circa 28 anni. Ho trascorso la maggior parte della mia vita lavorativa nel bush o in mare. Per sostentarmi ho pescato, ho cacciato. Fino a quando nel 1950 buona parte degli elementi del sistema in cui vivevo ha cominciato a scomparire. 


In primo luogo, i grandi banchi di pesce si sono estinti. 
Poi sono svanite le alghe intorno alle coste. Quindi vaste estensioni di foreste cominciarono a morire. Compresi allora che ciò che non c’era più era proprio quello che mi aveva fatto innamorare del mio paese. Questo è l’unico posto in cui voglio stare. Mi piacerebbe stare seduto nella boscaglia a guardare i canguri. Tuttavia, anche se stessi qui non ci sarebbe alcun cespuglio e neanche canguri da guardare. I giapponesi sono venuti a estirpare la maggior parte della nostra foresta. La stanno usando per farci la carta da giornale. E la butteranno nel cestino della carta straccia. Ecco cosa è successo all’ecosistema in cui sono cresciuto.


Il Dr. Sternglass, che fu allievo di Einstein, ha studiato la deriva di polvere radioattiva dell’isola di Three Mile. I giornali dicono: ‘Nessuno è morto a Three Mile Island’. Il Dr. Sternglass afferma invece che 30.000 bambini sono ormai morti, sono morti di ipotiroidismo sotto la nube tossica, e molte migliaia sono destinati a morire. 

In paesi come la Russia, la Germania, il Giappone, il Canada e gli Stati Uniti, l’aria è contaminata, non ci sono solo scorie radioattive, ma acidi altamente corrosivi: acido solforico dalla combustione di carbone, e acido nitrico proveniente dai gas di scarico dei veicoli a motore.


La neve che abbiamo misurato in Vermont qualche mese fa aveva valori di pH di 1,9-2,5, molto più acida dell’aceto, acida più di qualsiasi sistema biologico esistente. Non è possibile trovare nella parte settentrionale degli Stati Uniti o in Germania acque che abbiano un pH superiore a 4. I pesci non si possono riprodurre in quelle acque, le rane non possono vivere lì, e le salamandre si sono estinte. Le foreste hanno cominciato a morire nel 1920, subito dopo l’inizio dell’era del carbone. 

Gli alberi di castagno si sono ridotti nel continente americano dell’80%, gli alberi di faggio sono scomparsi del tutto. Le querce stanno cominciando a morire in tutta l’America, i pini stanno morendo in Germania (ne abbiamo persi 80.000 ettari quest’anno) e molti di loro sono ormai allo stadio terminale in Giappone. 

L’eucalipto sta morendo in Australia con un tasso del 14% annuo. Non passerà molto tempo prima che le nostre foreste saranno buttate via nei vostri bidoni della spazzatura


Per gente semplice come me, che si muove lentamente per capire che sta succedendo, è chiaro che l’emisfero Nord non sarà occupato dagli esseri umani ancora a lungo, se continuiamo a usare  carbone, petrolio ed energia nucleare. Mi chiedo cosa sia successo per farci abbandonare il genere di vita nel quale sono cresciuto, che è stata in grado di sostenerci a tempo indeterminato senza causare la morte dei grandi sistemi. Non credo che conduciamo una vita migliore, che siamo più felici di quanto eravamo e di quanto i bambini laggiù sono ancora oggi.

Ho deciso di mollare tutto nel 1970 circa, perché da molto tempo ero in conflitto con i sistemi che ci stavano uccidendo. Ho deciso che era inutile persistere con l’opposizione a oltranza. Ho riflettuto per due anni. Volevo ritornare alla società ma solo con qualcosa di molto positivo. Non volevo lottare, sprecando il mio tempo



Quando sono tornato di scena, l’ho fatto presentando un sistema che io chiamo Permacultura, un modo di vivere sulla terra che l’umanità può adottare. Non credo che l’uomo sia più importante di qualsiasi altra forma di vita. Quei pochi di voi che sono stati da soli nelle foreste per un lungo periodo di tempo, ad esempio per più di cinque settimane, hanno sperimentato come sia facile perdere l’identità di essere umano. 

Non puoi fare distinzione fra te e gli alberi, non è possibile distinguere se stessi da qualsiasi altra cosa che popola la Natura. Tutti gli aborigeni, tutte le popolazioni tribali trascorrono un periodo da soli nell’ambiente. Dopodiché, non sono più in grado di percepire se stessi come entità separate: l’uomo di qua e albero di là. Si diventa semplicemente parte della vita.


Gli unici sistemi energetici sicuri sono quelli derivati dai sistemi biologici. Un giardiniere della Nuova Guinea  può camminare attraverso le porte del suo giardino, assorbire una unità di energia e distribuirne settanta nell’intero sistema. Un agricoltore moderno che guida un trattore attraverso il cancello della sua azienda assorbe un migliaio di unità di energia e ne restituisce solo una. 

Chi fra i due è l’agricoltore più sofisticato? 

Stiamo perdendo il suolo anche più velocemente dell’atmosfera.
La natura è l’unica macchina di mia conoscenza che può alimentare se stessa...

Si stima che perderemo circa 35.000 specie animali nei prossimi quindici anni. Per tutta la nostra vita siamo stati in guerra con la natura. Prego solo che perdiamo questa guerra, perchè non ci sarà alcun vincitore.


Un paio di anni fa mi sono dimesso da un lavoro che avevo all’università e mi sono buttato in età avanzata in un’attività dal futuro incerto. 

Ho deciso di non fare altro che cercare di convincere la gente a costruire buoni sistemi biologici. Per un bel po’ mi sono nutrito pescando e coltivando le patate



Dobbiamo creare un grande movimento 
che faccia una rivoluzione silenziosa. 



Formeremo delle persone fino a quando abbiamo saturato tutti i paesi. Quello che dobbiamo fare è integrare tutto ciò che le piante e gli animali possono fare con  le nostre vite e le strutture che costruiamo. E’ possibile progettare sistemi completamente biologici, nei quali poter vivere, ma dobbiamo cominciare con posti come Stoccolma, un ottimo esempio di città ecocompatibile. Ci sono cose semplici che chiunque può fare per essere autosufficiente. Ogni città, per esempio, può produrre il proprio cibo.

Siamo di fronte a una scelta decisiva: possiamo continuare a costruire  città in cui continueremo ad accumulare risorse e correremo come mosconi in automobile, fino a ucciderci in poco tempo. Oppure possiamo vivere in armonia sulla Terra

Dipende da voi, solo da voi.

Fonte: http://permacultura-transizione.com/permacultura-italia/la-permacultura-bill-mollison-movimento-globale/

ARCHEOLOGIA PROIBITA: Costantino Cattoi scopre le basi spaziali dell'Antichità

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Costantino Cattoi ( 1894-1975 )

di Maurizio Martinelli

Il tenente colonnello aviatore Costantino Cattoi, nato in Frosinone nel 1894, esprimeva una poliedrica personalità, ma soprattutto credeva  nell’uomo e nelle sue origini divine.

Eroe della prima guerra mondiale, inventore della prospezione fotografica applicata alla cartografia, legionario nell’impresa di Fiume, intimo di Gabriele D’Annunzio, esperto internazionale di ricerche idriche  e minerarie, scopritore negli anni Trenta delle antichissime città di Capena nel Lazio e di Lilibeo vicino Marsala in Sicilia, si presenta al Dr Filippo Martinelli, chimico ed esoterista di Carrara nel lungo ed appassionante carteggio durante il periodo 1958 -  1960   :


“ Non sono un professore, ma il geotecnico Cattoi. 
 
Se fossi professore avrei tenuto in gran dispregio le sculture rupestri, e non sarei giunto a scoprire che non sono altro che iscrizioni oracolari e ideografiche, i prototipi italici di tutte le successive iscrizioni e scritte geroglifiche del mondo, a partire dall’Egitto…....la mia è una  ricerca mistica sulle origini dell’uomo.




Costantino Cattoi, dopo aver conseguito il diploma di agrimensura durante l’anno scolastico 1912-13, venne chiamato alle armi nel 1914 nel Corpo dell’Artiglieria, ma nel 1915 chiede ed ottiene da tenente di frequentare  a Torino il Corso Allievi Osservatori d’aeroplano. Nel settembre 1915 entra in Zona di Guerra ove è destinato prima alla 46ima ed indi alla 49ima ed alla 32ima squadriglia aeroplani per artiglieria. 

...Dopo la guerra fu Legionario fiumano. E’ decorato di due medaglie d’argento e di due di bronzo al valore militare. Successivamente partecipa ad operazioni aeronautiche in Libia, esattamente in Tripolitania e Cirenaica ”.


Fotografando ed osservando dall’aereo i rilievi montani, le varie culture dei terreni, i rilievi topo-fotografici Cattoi comprende l’importanza della rilevazione aerea per la topografia e la cartografia, anzi propone inutilmente alle sfere militari di brevettare questa sua scoperta; saranno i francesi a sviluppare più tardi le sua intuizione tramite brevetti internazionali

Assegnato al comando militare di Grosseto nel 1930, Cattoi conosce una giovane sensitiva che diventerà famosa come radiomante, Maria Domenica Mataloni. La ragazza, divenuta sua moglie, gli donerà due figlie, Giovanna Atlantina nel 1932 e Maria Pia nel 1938.

Cattoi, comprendendo le straordinarie facoltà della moglie, decide di abbandonare la carriera militare per fondare assieme a Maria Mataloni una propria società, la società radiogeotenica di Grosseto atta alle ricerche idriche, minerarie ed archeologiche nel sottosuolo.


Tra le maggiori scoperte della coppia si possono citare due importanti ritrovamenti : quello dell’antica città Etrusca di Capena nel Lazio a Nord di Roma, alcuni metri sotto la quale Cattoi e la moglie trovarono resti di una Capena ancora più antica; successivamente Cattoi e Maria Mataloni vennero invitati dal Dipartimento delle Antichità di Trapani e Marsala a cercare l’antica città di Lylybeus. 


Di carattere molto schivo, Cattoi rifiuta favore ed aiuti da parte del regime fascista. 


Nel dopoguerra Cattoi resta sconosciuto alla pubblica opinione, infatti l’unico documento in cui egli viene citato è un’intervista che egli rilascia nel 1967 al giornalista Franco Bertarelli per il settimanale Epoca, per cui fra gli addetti ai lavori Cattoi viene ricordato come il “Cacciatore di Giganti“.

Nonostante la moglie perda progressivamente la vista e, di conseguenza, le proprie capacità radiomantiche,  Cattoi continua le proprie ricerche nel campo dell’archeologica e nello studio della storia delle origini, localizzando l’antica città di Cosa presso la costa maremmana, fotografando la Sfinge di Cosa sull’Argentario, il “Giano Bifronte” di Pisco Montano a Terracina, la Sfinge di Eryx a Trapani e tutte le sculture rupestri all’Ansedonia. 

Tali scoperte vengono  comunicate da Cattoi nel 1956 all’editore italiano di un importante libro del prof. Denis Saurat, per cui, nella seconda edizione, le informazioni ed i dati dello studioso italiano vengono inseriti nell’appendice….” Numeroso materiale fotografico ci è stato inviato da Costantino Cattoi che, da oltre quaranta anni, cerca, scopre e studia questi monumenti scolpiti nelle montagne, simboli e messaggi di lontane generazioni”.


Proprio in quel periodo, Cattoi, invia a George Hunt Williamson il materiale fotografico ed il report delle proprie scoperte; l’antropologo statunitense si reca intanto nel 1957 sull’altipiano di Marcahuasi in Perù, allo scopo di studiare le sculture rupestri scoperte dal Dr Ruzo e di verificare le ipotesi del ricercatore italiano.  I riscontri che Williamson riuscirà ad effettuare con le ipotesi di Cattoi saranno talmente probanti che l’anno successivo l’antropologo americano organizzerà una speciale missione in Europa con l’obiettivo principale d’incontrare Cattoi all’Ansedonia e di discutere con lui tutti le comuni scoperte.

Durante il mese di agosto del 1958, i due straordinari personaggi si incontrano prima a Roma durante la conferenza tenuta da Williamson  nella sala stampa del Palazzo Marignoli grazie all’organizzazione dal Dr Francesco Polimeni, editore della rivista Spazio e Vita


I due studiosi concordano anche su una questione estremamente vitale, “ infatti Williamson – ribadisce Cattoi – sa benissimo, per conto suo, dell’energia elettro-magnetica, ed ha riconosciuto che le sculture rupestri degli uomini supini, sono veri e propri fari orientativi per i provenienti dagli spazi siderali, e stazioni di rifornimento  di  energia  per i dischi.   

Entrambi ( Cattoi e Williamson ) ignoravamo di esserne tutti e due al corrente, quindi le reciproche meraviglie ed i reciproci entusiasmi di avere entrambi visto giusto, così enormemente lontani. 

"Ma io avevo dalla mia, non i documenti del tempo della Lemuria di cui dispone Williamson, bensì 25 anni di sopralluoghi per ricerche di acque minerali ed archeologiche con mia moglie, la rabdomante Maria Mataloni. Conoscevo  queste linee, come fasce di emissioni di energia elettro-magnetica, dalle quali Maria rifuggiva sempre, perché ne vedeva da grande distanza le emanazioni e i loro fulmini continuati, scagliatisi dalle terre verso il cielo e viceversa, così come vedeva a distanza le fasce gassose ed i giacimenti petroliferi, le correnti d’acqua, l’uranio, il radio, l’oro, l’argento, il rame ( calcopirite ), la pirite, il piombo argentifero, etc .


L’entusiasmo del Colonnello Cattoi è enorme, dopo anni di ricerche, di  studi, di enormi difficoltà, ha trovato dall’altra parte dell’Oceano le conferme delle sue teorie. Infatti Ruzo e Williamson concordano sul legame fra le sculture rupestri e le linee di energia, sulle loro duplici funzioni, sia come punto di segnalazione per i piloti di veicoli spaziali, sia come riferimento per l’energia di rifornimento per gli stessi veicoli. (la famosa Free Energy!!!) Pertanto è evidente che le sculture rupestri vennero deliberatamente costruite dagli antichi  con un duplice scopo :

Da una parte esse indicano luoghi per l’atterraggio di veicoli volanti, dall’altra servono a segnalare le aree dove esistono minerali e, soprattutto, energia elettro-magnetica.

Il Comandante Cattoi aveva attentamente studiato le opere storiche di autori come Mario Guarnacci, Angelo Mazzoldi, Evelino Leonardi, Colonna di Cesarò, Guido d’Alessio, Guido di Nardo, i quali, sin dal settecento, cercarono di proporre un cosiddetto “ primato italico “ riguardo alle origini dell’Uomo. 

La scoperta di antichissime  sculture rupestri in varie aree d’Italia parve dunque a Cattoi una conferma delle tesi di tali studiosi ; nello stesso tempo, la comparazione dei ritrovamenti italiani con quelli di Daniel Ruzo in Marcahuasi, la sintesi operata da Williamson, le innumerevoli apparizioni UFO in tutto il mondo, portano tali uomini a comprendere di stare affrontando un momento cruciale e decisivo per la vita dell’Uomo.

Anche per Cattoi, come per Williamson, nell’ultima volta parte della vita prevale un senso mistico, un’attesa quasi messianica di incontri con esseri superiori e di avvenimenti sconvolgenti per il pianeta. (La famosa battaglia biblica tra i Giganti e gli "angeli" del cielo)

D’altra parte era lo stesso Costantino Cattoi a spiegare al Dr Martinelli “ … lo sbaglio di noi tutti è di tendere a tenerci segrete le proprie fonti di notizie…..

Ad un indiano venne chiesto :“ cosa è il Bene e cosa è il Male ? E l’indiano, senza esitazione alcuna rispose : "il Bene è tutto ciò che unisce e il Male è tutto ciò che divide “

…noi ci teniamo egoisticamente divisi l’uno dall’altro. 
Invece ora urge unirsi, fondersi ! “ed ancora “….non so se le è mai venuto in mente, se, sotto sotto alle mie ricerche sulle sculture rupestri, si nascondesse un preciso programma non manifesto, chiamiamolo pure “ misterioso”. 

Ebbene questo mio non manifesto programma, consiste in quanto segue : la mia è la ricerca mistica e pura, sulle origini dell’uomo.

Origini che già conosco spiritualmente.

Fontehttp://www.duepassinelmistero.com/CCattoibiografia.htm

A cosa serve la Scienza?

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La Scienza cosiddetta "ufficiale" spesso sfiora il limite del ridicolo.
Attualmente vengono spesi miliardi di euro per la ricerca scientifica, e cosa abbiamo ottenuto?


Macchine di morte, immense macchine di morte e distruzione.
Ma allora a che cosa serve davvero la scienza?!
Io da piccolo credevo che la scienza fosse un'arte magica, praticata da geni di tutto rispetto, che davano vita alle loro invenzioni, con un solo grande obbiettivo nel cuore, quello di migliorare le condizioni dell'umanità.

E invece oggi cosa abbiamo ottenuto? 
Trattori che spruzzano tonnellate di liquidi chimici nel nostro cibo, per "proteggerlo" dagli insetti, ma noi, poi, come ci proteggiamo da quello che poi mangiamo?

Oggi possiamo affermare con tutta certezza, che la scienza negli ultimi 200 anni ha fatto grandi progressi nel distruggere il mondo.
Ha saputo creare le più sofisticate armi di distruzioni di massa...


Ha saputo inoltre fare passi da gigante nel campo medico, tanto che oggi trovano potenziali "anti-cancro" praticamente ovunque. 

Non passa giorno che la grande scienza non ci indichi una pianta, una molecola, una qualsiasi cosa che possa essere efficace nella cura del cancro, vagonate di soldi (delle nostre tasse) finiscono il queste pseudo-ricerche, pressapoco inutili e altamente costose, pensando che il cancro è principalmente un male moderno, e che per arrestarlo basterebbe cambiare il nostro stile di vita, mangiando cibo sano, coltivato in un ambiente sano e senza prodotti chimici, bevendo acqua sana al posto delle buonissime ma dannose, bibite industriali, basterebbe poi lavorare poche ore al giorno per scongiurare il cancro (visto che lo stress è un ottimo alleato delle "cellule impazzite) e visto che, la grande scienza, oltre 60 anni fa ci aveva promesso che già negli anni 2000, tutti avrebbero lavorato non più di 10 ore la settimana, prevedendo il fatto che le macchine avrebbero sostituito l'uomo, producendo di più e in meno tempo...


A dire il vero questo è accaduto, ma l'egoismo e l'avidità di chi gestisce la società, a fatto in modo che la tecnologia prenda a calci in culo l'uomo, portando il profitto nelle mani di pochi, invece che distribuirlo equamente al popolo sotto forma di "reddito di cittadinanza"

Ma allora a che cosa serve oggi la scienza? 



Io credo serva solo a portarci dritta dritta all'Apocalisse, poiché una scienza diretta dal Dio Denaro e non da saggi uomini, non può che portarci tutti all'autodistruzione, e questo sta rapidamente accadendo, anche se davvero pochi sembrano accorgersene...


In sintesi io la penso così:

- Vogliamo sconfiggere il cancro? 

Alimentiamoci in modo sano, respiriamo aria sana, creiamo città in armonia con la natura, aboliamo le 8 ore di lavoro, prescriviamo più vacanza e meno farmaci, insegniamo ai bambini a meditare invece che a competere tra loro, che la scuola insegni a divenire "esseri umani" carichi d'amore e compassione per il prossimo, invece che iniziarci fin da piccoli alla "legge del più forte".
La felicità è più importante del progresso, ricordatelo.

- Vogliamo scoprire l'infinità dello spazio cosmico?


Bene, facciamolo, ma prima facciamo in modo che tutti in questo pianeta vivano dignitosamente e che nessuno muoia più di fame...
Pensate a quanti ospedali e a quanto cibo avremmo potuto produrre solo con il 5% dei soldi spesi in missioni spaziali.

Allora è giunto il momento che tutti si rendano conto, che, come disse Nikola Tesla ormai un secolo fa:


"La scienza non è nient'altro che una perversione 
se non ha come suo fine ultimo il miglioramento 
delle condizioni dell'umanità."



Daniele Reale

La Cannabis può sconfiggere la celiachia? Uno studio lo dimostra.

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Negli stati dove la marijuana a uso terapeuticoè consentita, la sostanza è già utilizzata dai celiaci contro i disturbi intestinali. Una ricerca dell’Università di Teramo ne divulga i benefici.

La celiachia (causata principalmente dalla modifica del grano da parte dell'uomo negli anni 70) può avere degli effetti devastanti per il corpo di chi ne soffre, ma uno studio italiano realizzato nel 2013 afferma che c’è un metodo naturale potenzialmente in grado di attenuarli: la cannabis

Per questo è importante che anche i celiaci si informino sull’utilizzo di questa sostanza a fini terapeutici, come già avviene in altri paesi. Ma attenzione: non stiamo parlando di fumare l’erba per conto proprio e senza indicazioni mediche (in questo caso si tratterebbe di uso di droga, illegale), bensì di utilizzare questa pianta dietro apposita ricetta medica e secondo dosi prestabilite.

Lo studio italiano: la cannabis attenua i sintomi della celiachia



Il glutine, elemento molto comune nella dieta occidentale, come sappiamo non è tollerato dai soggetti affetti da celiachia, che non sono in grado di digerirlo e dunque hanno dei gravi disturbi intestinali anche in caso ne ingeriscano accidentalmente una piccolissima quantità. 

Ma la marijuana in queste occasioni potrebbe venire in aiuto: uno studio pubblicato a gennaio 2013 nella rivista scientifica Plos One (il testo integrale è disponibile cliccando qui) ha studiato il ruolo della cannabis rispetto ai sintomi della celiachia. Lo studio non si basa su una sperimentazione clinica in vivo, bensì sulla caratterizzazione dei recettori di alcuni lipidi bioattivi presenti nel nostro organismo, gli endocannabinoidi, al fine di valutarne l’espressione in pazienti affetti da malattia celiaca. 

La ricerca è stata condotta dall’Università di Teramo e ha coinvolto alcuni pazienti celiaci sottoposti a biopsia intestinale per verificare i sintomi infiammatori della celiachia dopo avere ingerito glutine. 

Ma alcune di queste persone avevano fatto uso di cannabis.

I risultati hanno dimostrato che la presenza di cannabis nel corpo attenuava i sintomi della celiachia in maniera molto più efficace rispetto ai celiaci che da 12 mesi seguivano una dieta completamente priva di glutine. Questo ha permesso ai ricercatori di giungere alla consapevolezza di un potenziale utilizzo dei cannabinoidi nelle persone celiache, ancora tutto da studiare. Ma si tratta di un primo passo importante.



Le testimonianze dei celiaci che fanno uso di cannabis


«Ho fatto uso di cannabis per sei mesi consecutivi, e i miei sintomi della celiachia sono completamente svaniti», aggiunge Matteo Distefano, tra i pazienti che si sono sottoposti alla ricerca. «Il beneficio si è infatti esteso ai miei disturbi permanenti: mi sono sottoposto a esami endoscopici e questi hanno dimostrato che la mia anemia e la mia carenza di proteine, ferro e calcio erano scomparsi».

Importante è anche la testimonianza di Jessica Deno, che nel suo blog “Vita di un celiaco” ha scritto un articolo proprio sulle molteplici ragioni per cui i celiaci dovrebbero utilizzare la cannabis (clicca qui per leggere l’originale in inglese): 

«La marijuana– dice Jessica – rilassa le contrazioni dei muscoli in caso ingeriamo glutine, riducendo sia i dolori intestinali che la secrezione di liquidi nell’intestino che porta alla diarrea (uno dei sintomi più severi della celiachia). Inoltre aumenta il nostro appetito e riduce l’incapacità dei celiaci di assorbire nutrienti dal cibo che mangiano».

Le varietà di cannabis adatte ai celiaci:

In alcuni paesi dove l’utilizzo di marijuana a uso terapeutico è consentito, come la California, in effetti la cannabis è già utilizzata come sostanza rilassante dei muscoli anche per i pazienti celiaci. In particolare, il sito web del Medical Marijuana Strains indica la specie dell’Arizonan Western Light Purp come specifica per la celiachia. Ma in generale le varietà di Indica come Auntie Em, Blackberry, Black Domina, Bluberry, Chemo, Blue Fruit, G13, Mandala No. 1, Purple Kush, Ultimate Indica, Santa Maria, or Super Silver Hazethat sono raccomandate per tutti i disturbi intestinali. Ora la sfida è ottenere prodotti specifici a base di cannabis anche in Italia, dato che il suo uso terapeutico è legale nel nostro paese, affinché i celiaci non si rivolgano al mercato nero come purtroppo già avviene in diversi stati degli Usa, dove questa consapevolezza è più diffusa.

Fonte: http://frasideilibri.com/la-cannabis-combatte-la-celiachia-nuovo-studio-lo-dimostra/

CHUCK NORRIS DENUNCIA AL MONDO LE "SCIE CHIMICHE"

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Il noto attore e attivista Chuck Norris ha definito "criminali" coloro che ogni giorno spruzzano nei cieli del mondo sostanze tossiche, come nanoparticelle di metalli pesanti.

In una scioccante intervista alla testata giornalistica mondiale Net Daily , la stella delle serie tv "Walker Texas Ranger" ha affermato che i governi stanno sottoponendo intenzionalmente la popolazione a drastiche modificazioni climatiche, tramite la geoingegneria clandestina, aggiungendo inoltre che tali operazioni non si fermino solo al controllo del clima, ma si estendano anche a vaccinazioni forzate di massa, dicendo che senza dubbio il governo degli Stati Uniti ha già condotto in passato simili esperimenti sulla popolazione ignara di tutto ciò.

Ciò che ha detto Chuck Norris trova riscontro in questo sito: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12656420 (Centro Nazionale di Biotecnologia) dove già nel lontano 2003 il sito scriveva: 

"La possibilità di utilizzare vaccini aerosol per raggiungere una rapida e massiccia immunizzazione, soprattutto nei paesi e nelle zone disastrate in via di sviluppo, è in corso di valutazione, sulla base delle informazioni attualmente disponibili."

"Diverse migliaia di soggetti umani, sono stati aerosol-vaccinati nel corso di un periodo di molti anni in Russia..."


Chuck Norris riferendosi a quanto detto nel sito, afferma poi:

"Negli ultimi 13 anni, da quando ha avuto inizio lo studio, qualcuno di voi pensa sia possibile che tali vaccinazioni-aerosol siano state utilizzate all'insaputa della popolazione, negli Stati Uniti?"

Chuck Norris  preoccupato poi si chiede: 


"Quanti cocktail chimici rilasciati da aerei non identificabili, sono  già stati spruzzati nel mondo? Siamo sicuri che si voglia davvero garantire la salute pubblica?"

E continua:


"Qualunque sia l'intenzione o la giustificazione dei governi, lo scopo sono davvero le vaccinazioni di massa o qualche altra losca e subdola trama?" 


La leggenda delle arti marziali, afferma che lui e sua moglie hanno assistito alle spruzzate clandestine di aerosol chimici, dai loro ranch in Texas, e sospetta che ci possa essere un possibile insabbiamento in corso dopo che uno studio (http://www.mdpi.com/1660-4601/12/8/9375) dello scorso anno, ha dimostrato gli effetti nocivi nell'uomo legati alla geoingegneria clandestina.

Qui un'altra ricerca a cui Norris si riferisce:  http://www.mdpi.com/1660-4601/12/8/9375



Chuck Norris ricerca poi risposte seguendo la morte sospetta di grandi personaggi che avevano denunciato il ​​fenomeno delle scie chimiche a livello globale, come la leggendaria Merle Haggard che denunciò la geoingegneria climatica attraverso la sua musica country.

Ecco una delle sue canzoni/denuncia:



Chuck Norris ha anche fatto riferimento ai testi del brano "Dreamer" della pop star defunta, il principe Price, che aveva anche parlato di "scie chimiche" nel corso di una apparizione televisiva presso la PBS nel 2009.

Ecco il video che sta rapidamente facendo il giro della rete in questi giorni: 





"... Il principe , che è scomparso la scorsa settimana, ha cantato nella sua canzone, 'Dreamer': 

"Pensano di spruzzare sostanze chimiche sulla città mentre dormiamo? D'ora in poi io resto 'sveglio'"

Fonte: http://www.infowars.com/chuck-norris-takes-on-chemtrails/

GLI INDIANI ERANO VEGETARIANI (prima dell'arrivo dell'uomo bianco)

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I nativi americani e il vegetarianismo 

Conosciamo bene lo stereotipo del selvaggio Indiano delle praterie: uccisore di bufali, vestito di pelli di daino adornate di piume, con elaborati copricapi di penne, mocassini di pelle, che abita in un teepee di pelle animale, padrone di cani e cavalli, ed estraneo ai vegetali.

Ma questo stile di vita, un tempo limitato solo agli Apaches, fiorì non più di circa 200 anni fa e non è rappresentativo della maggior parte dei nativi americani di oggi e di ieri. Infatti si può confermare che il fenomeno del “bisonte-come-stile-di-vita” è il risultato diretto dell’influenza europea....


indigenous-eating-eTra la mia gente, gli indiani Choctaw del Mississippi e dell’Oklahoma, i vegetali sono la base della principale dieta tradizionale. Un manoscritto francese del XVIII secolo descrive la preferenza vegetariana dei Choctaw sia per i propri alloggi che per l’alimentazione. Le case non erano costruite con le pelli, ma in legno, mota, corteccia e canne. Il cibo basilare della dieta quotidiana, consumato in ciotole di terracotta, erano vegetali stufati con cereali, zucca e legumi, e il pane era preparato con mais e ghiande. 


Altri alimenti apprezzati erano il granturco arrostito e la zuppa di mais. La carne era consumata molto raramente e in piccole quantità. 

Gli antichi Choctaw erano innanzitutto agricoltori. Anche gli abiti erano in tessuti vegetali, i vestiti delle donne erano artisticamente ricamati e gli uomini indossavano pantaloni di cotone. I Choctaw non hanno mai messo delle piume tra i capelli.


Le ricche terre dei Choctaw, l’attuale Mississippi, erano così agognate dagli americani del XIX secolo che la maggior parte delle tribù fu costretta ad allontanarsi verso l’attuale Oklahoma, scelto sia perché ampiamente disabitato sia perché le varie esplorazioni avevano stimato quel territorio come brullo e inutilizzabile. La verità, comunque, fu che l’Oklahoma era fertile per le necessità indiane e infatti fu usato come risorsa agricola. 

Sebbene molti Choctaw abbiano sofferto e siano morti durante l’infame deportazione sul “Sentiero delle Lacrime”, i sopravvissuti con le loro genialei tenciche di agricoltura integrata costruirono un Oklahoma nuovo.

George Catlin, il famoso storico degli Indiani del XIX secolo, descrisse nel 1840 le terre dei Choctaw dell’Oklahoma meridionale, come segue:


"…il terreno era quasi completamente coperto di vigne, 
che producono grandi quantità di uva prelibata…
con grappoli a perdita d’occhio…e spesso intervallate 
da centinaia di ettari di alberi di prugne…ogni cespuglio visibile era pieno di bacche, che talora avevano rami erano letteralmente senza foglie e che arrivavano a terra…e distese di ribes selvatico, di uva spina, e di fichi d’india."




Durante i loro viaggi, molti anglosassoni in cerca di alimenti “selvaggi” incontrarono i bei campi coltivati dagli Indiani. Molti alimenti choctaw cucinati tutt’oggi durante le festività sono vegetariani. Il granturco è così importante per noi che lo consideriamo divino. La nostra leggenda sul granturco narra che era un dono di Hashtali, il Grande Spirito. Il mais era il segno di riconoscenza per aver alimentato la figlia del Grande Spirito quando era affamata. Hashtali letteralmente significa “Sole di Mezzogiorno” e i Choctaw credono che il Grande Spirito risieda nel sole, e il sole favorisce la crescita del mais.

Un’altra leggenda Choctaw descrive l’aldilà come un luogo di delizie dove tutti sono ammessi, tranne gli assassini. E cosa mangiano i Choctaw in “paradiso”? Si nutrono naturalmente del cibo più dolce che non finisce mai, il melone.

Più di una tribù ha delle leggende che descrivono la gente come vegetariana che vive in una sorta di Giardino dell’Eden. Un racconto Cherokee descrive gli umani, le piante e gli animali delle origini come “reciprocamente uguali e solidali”. I bisogni di tutti erano raggiunti senza uccidere nessuno. 



Quando l’uomo è diventato aggressivo 
e ha iniziato a cibarsi di animali, 
questi ultimi si sono inventati delle malattie 
per fermare la popolazione umana. 


Le piante rimaste disponibili si sono offerte non solo come cibo, ma anche come medicamenti per combattere le nuove malattie.



Molte erano le tribù che si comportavano come i Choctaw. In tempi antichi i bambini aztechi, maya e zapotechi assumevano una dieta vegetariana al 100% fino ai 10 anni di età. 

Alimento primario erano i cereali, specie le diverse varietà di mais. Si considerava che tale dieta rinforzasse le difese immunitarie dei bambini. 



Gli spagnoli furono sorpresi di scoprire 
che questi Indiani avevano una vita media 
più lunga della loro. 

Una dieta completamente vegetariana assicurava ai bambini una vita più lunga e sana. Questi consigli comprendono l’atole, una bevanda calda a base di cioccolato, preparata con amido di mais e acqua, con l’aggiunta di cioccolato o cannella e zucchero. L’atole è considerato un alimento sacro.

Circa metà dei vegetali usati per alimentazione presenti oggigiorno furono coltivati originariamente dagli Indiani d’America e non erano conosciuti in altri Paesi prima della scoperta dell’America 
stessa.



Immaginate la cucina italiana senza pasta e pomodoro, e quella irlandese senza patate, o quella ungherese senza la paprika? 

Tutti questi alimenti hanno origine Indiane.


Una lista incompleta di altri cibi indiani includono pepe, pepe rosso, arachidi, anacardi, patate dolci, avocado, frutto della passione, zucchine, fagioli verdi, fagioli, sciroppo d’acero, fagiolo di Lima, mirtilli, noci americane, gombo, cioccolato, vaniglia, semi di girasole, zucca, cassava, noci, 47 varietà di bacche, ananas e ovviamente il popcorn.


Molti libri di storia raccontano la vicenda di Squanto, un Indiano Pawtuxent che visse agli inizi del 1600, famoso per aver salvato i Pellegrini dalla fame. Egli mostrò loro come raccogliere alimenti selvatici e come piantare il mais.

Ci sono stati migliaia di Squanto da allora, anche se i loro nomi sono sconosciuti. Infatti l’agricoltura moderna è debitrice dei metodi e del pensiero Indiani sullo sviluppo, l’ibridazione, la piantumazione, la crescita, l’irrigazione, la conservazione, l’utilizzo e la cottura dei semi. E lo spirito di Squanto sopravvive ancora oggi. 

Un esempio su tutti è quello della stazione di ricerca governativa peruviana collocata in un remoto villaggio amazzonico chiamato Genaro Herrera. L’università ha formato botanici, agronomi e forestali per lavorare in quei luoghi, per studiare scientificamente tutti i modi in cui gli indigeni locali coltivano e preparano il cibo. Questi tecnici imparano anche a vivere nella foresta senza distruggerla e studiano i modi per combattere gli insetti nocivi senza pesticidi.


La tendenza che ha allontanato alcune tribù indigene nordamericane dalla dieta base può essere rintracciata a partire da Coronado, un esploratore spagnolo del XVI secolo. Prima di quel periodo la caccia era un hobby tra gli indigeni, non una occupazione. Gli Apaches erano una delle poche tribù che contava sull’uccisione degli animali per sopravvivere.

Ma tutto questo cambiò quando Coronado e il suo esercito attraversarono il West e il Midwest partendo dal Messico. Alcuni dei loro cavalli scapparono e si moltiplicarono velocemente nelle verdi praterie. Gli Indiani ri-addomesticarono questi nuovi animali e iniziò l’Era del Bisonte.

I cavalli sostituirono i cani come animali da soma e furono eccellenti per il trasporto. Questa fu una importante innovazione per gli Indiani delle Praterie, come lo fu l’automobile molto più tardi per gli anglosassoni. La vita nelle praterie divenne ben presto molto più facile.


Dall’est arrivò un’altra nefasta influenza: le armi. 
I primi coloni americani portarono con sé anche le loro armi da fuoco. Dato il senso di “minaccia” degli Indiani, i coloni svilupparono le loro armi, creandone con successo di sempre più precise e potenti. Ma fornirono purtroppo di armi anche gli Indiani loro alleati nelle causa coloniale. Dato che era estremamente più facile uccidere un animale con un fucile che con arco e freccia, le armi da fuoco si diffusero velocemente tra gli Indiani. L’uccisione dei bisonti divenne molto semplice, proprio grazie all’introduzione del cavallo e del fucile.


Gli Apaches si unirono ad altre tribù, come i Sioux, i Cheyenne, gli Arapaho, i Comanche e i Kiowa. Queste tribù “persero il mais”, abbandonarono l’agricoltura e iniziarono per la prima volta a vivere esistenze nomadi. In breve tempo il loro cibo, gli abiti, e i rifugi dipesero completamente da un unico animale, il bisonte.



George Catlin lamentava questo fatto già nel 1830. 
Previde l’estinzione del bisonte, che si avverò poco dopo, e il pericolo di non diversificare la propria sussistenza. Catlin sottolineò che se gli Indiani delle Praterie avessero ucciso un bisonte per uso personale, la situazione non sarebbe stata così grave. Ma poiché questi animali furono massacrati per il profitto, il loro destino era segnato. (Nella foto potete osservare l'orribile catasta d'ossa di bisonte ad opera criminale dei coloni bianchi provenienti dall'Europa, che uccidevano, non per sopravvivere, ma per "sport" come accade ancora oggi con la caccia.)

Era l’uomo bianco che se ne avvantaggiava. 

C’era un mercato insaziabile di lingue e pelli di bisonti. 
Nel 1832, Catlin descrisse un massacro indiscriminato di bisonti perpetrato da 600 Sioux a cavallo. Questi uomini uccisero 1400 animali e ne presero solo le lingue. Queste furono vendute ai bianchi per pochi galloni di whiskey. Non c’è dubbio che il whiskey indebolì il talento indiano sull’uso di questi animali. Tra le tribù che non commerciavano coi bianchi, l’animale era utilizzato in tutte le sue parti e nessuna era buttata. Inoltre i bisonti non erano uccisi d’inverno perché in quella stagione gli Indiani ne utilizzavano la carne secca.





Da quel momento invece i bisonti furono uccisi soprattutto in inverno, perché era in quella stagione che i loro magnifici manti erano lunghi e rigogliosi. Catlin stimò che per fare cappotti per la gente dell’Est ogni anno venivano uccisi 200.000 bisonti. 
Il cacciatore indiano era caduto nella trappola per una pinta di whiskey.

Se gli Indiani avessero compreso il senso dell’estinzione degli animali, avrebbero cessato di massacrarli. Ma per gli Indiani il bisonte era un dono del Grande Spirito, un dono che ci sarebbe sempre stato. Decenni dopo la scomparsa delle mandrie enormi, gli Indiani delle Praterie credevano ancora che sarebbero potute tornare. Ballarono la “Danza del Fantasma”, creata appositamente per il ritorno dei bisonti, e pregarono sperando nel miracolo fino al 1890.

Nel passato, e in diverse tribù la dieta carnivora era rara e certamente non era un’abitudine quotidiana. Molto cambiò dal momento dell’introduzione dell’abitudine carnivora europea, del cavallo e delle armi e la diffusione delle bevande alcoliche e dei commerci dei bianchi. Oggigiorno solo pochi Indiani possono dichiararsi vegetariani.



Ma non fu sempre così. Per la maggior parte dei Nativi Americani del passato, la carne non solo non era un alimento ricercato, e il suo consumo non era ambito, come invece accade oggi, in cui gli americani mangiano il tacchino per il Ringraziamento, considerandolo un dovere religioso. 

La carne non aveva niente di cerimoniale. 
Al contrario lo era una pianta, il tabacco, molto usata durante le cerimonie e i riti, e consumata solo moderatamente al di fuori di quelle occasioni. Grandi eventi come la Festa d’Autunno era centrata sul raccolto, specie del mais. I Choctaw non sono gli unici a continuare a ballare la danza del Mais.



Come sarebbe questo Paese oggi se fossero 
stati osservati i costumi antichi? 



Credo si possa dire che il rispetto Indiano per le forme di vita nonumana avrebbe avuto un grande impatto sulla società americana. Il mais e non la carne di tacchino sarebbe stato usato nei menù del Giorno del Ringraziamento. Poche sarebbero state le specie estinte, l’ambiente sarebbe più salubre e gli americani indiani e nonindiani avrebbero vissuto vite più sane e longeve. Ci sarebbe stato anche meno sessismo e razzismo, perché molta gente crede che il modo in cui si trattano gli animali (specie se indifesi) è lo stesso che si usa verso i bambini, le donne e le minoranze.

Non realizzandolo, i guerrieri e i cacciatori indiani del passato andarono dritti verso il mondo degli uomini bianchi che bramava le loro terre e i loro bisonti. Quando gli presero le terre e decimarono le mandrie di bisonti non poterono più tornare indietro. Ma gli Indiani che scelsero il sentiero della pace e si affidarono alla diversità e abbondanza delle piante per la propria sopravvivenza poterono salvare i loro stili di vita. Anche dopo che furono deportati in nuove terre poterono continuare le loro esistenze e ri-piantare la vegetazione.

Ora, noi, i loro discendenti, dobbiamo ritrovare lo spirito delle tradizioni antiche per il bene di tutti. Dobbiamo scostarci dall’influenza europea che ci ha allontanati da uno stile di vita più sano. Dobbiamo riabbracciare i nostri fratelli e sorelle, cioè gli animali, e “ritornare al mais” una volta per tutte.

Fontehttps://anguane.noblogs.org/?p=2349

STORIA PROIBITA: Vivi ancora nell'Impero Romano e nemmeno te ne accorgi.

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Siamo tutti a conoscenza dei numerosi e gravi problemi che in questa epoca affliggono tutti i popoli del mondo. 

Povertà, mancanza di risorse primarie, guerre e massacri caratterizzano numerose aree del pianeta. In Europa la situazione non è così drammatica, ma giorno dopo giorno sembriamo essere impotenti innanzi all’inesorabile abbassamento della qualità della vita di ogni essere umano. 

Oggi più che mai vediamo persone che perdono la proprietà delle loro case, delle loro attività commerciali per debiti accumulati verso il sistema bancario. Si sentono ogni giorno notizie di uomini che si tolgono la vita non sopportando l’umiliazione di non riuscire a restituire alla banca il prestito che avevano ricevuto. 

Sappiamo di famiglie che non riescono a sfamarsi tutti i giorni, e persone a noi care costrette ad abbandonare la terra in cui sono nati e sperare di trovare fortuna altrove. Nonostante ciò la gente è costretta a lavorare spesso più di otto ore al giorno per guadagnare un pugno di soldi che non le basta nemmeno per poter vivere dignitosamente. 


Siamo passati dal “lavorare per vivere” 
al “vivere per lavorare”, 
cos’è questa se non una condizione di schiavitù? 

La vita degli esseri umani non è più vita, ma meccanica esistenza. Tutto ciò accade mentre i governi di ogni stato cedono sempre più ricchezze nazionali a banchieri privati che hanno il controllo su tutte le monete dei paesi e quindi, di fatto, hanno il controllo politico e materiale su quei paesi. 

Molti liberi ricercatori hanno già scoperto e realizzato che un gruppo di famiglie ha costruito nel corso dei secoli un impero invisibile che opera nell’ombra e domina il mondo controllando tutte le istituzioni che gestiscono ogni ambito della nostra vita. E’questo gruppo oligarchico che ha pianificato e messo in atto la crisi finanziaria che sta degradando l’Europa e non solo.



E’di fondamentale importanza capire che tutto questo sta accadendo grazie al nostro consenso


Pensare di non poter far nulla per uscire da questa brutta situazione è solo un alibi, una scusa per non ammettere a noi stessi la nostra mancanza di coraggio. E’vero invece questo: il dominio dei pochi sui molti, per esistere, ha bisogno del consenso. 



Anche se non sembra, l’Elite mondiale (d’ora in poi chiamerò così gli individui che hanno il potere su tutte le Nazioni) cerca sempre di agire solo dopo aver manipolato le opinioni dei popoli, in modo che essi condividano le sue decisioni. 

La sua priorità, quindi, è ottenere il loro consenso. Per tutti i membri di questa Elite il consenso non è solo importante, è indispensabile, perché sanno benissimo che l’Universo è regolato dalla Legge del Libero Arbitrio


E’una legge più grande di loro, 
una legge più potente di qualsiasi legge 
che l’essere umano possa creare




L’Universo in qualche modo reagisce in favore del libero arbitrio degli individui. Anche se in determinate situazioni ci sentiamo vittime delle circostanze, qualsiasi cosa perpetrata a nostro danno, in una certa misura, ha bisogno del nostro consenso. Facciamo qualche esempio d’applicazione di questa legge universale partendo da casi semplici, quelli che riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente: un uomo che fa violenza sulla propria moglie, per continuare a commettere questo deplorevole gesto, ha bisogno che lei continui a rimanere sotto il suo stesso tetto, ha bisogno che non sporga denuncia contro di lui e possibilmente che non ne parli con nessuno. 


Altro esempio: quando la banca vuole pignorare i nostri beni, può agire grazie al contratto che noi abbiamo firmato

Ecco il nostro consenso. 
Nei casi in cui l’Elite mondiale è costretta ad agire infrangendo questa legge chiamata “del consenso” o “del libero arbitrio”, sa che subirà pesanti conseguenze, per questo fa di tutto affinché i popoli siano complici delle sue gesta criminose. Inoltre, privando gli altri del libero arbitrio, essa sa che andrebbe incontro alla completa perdita dell’onore e questo equivale ad un suicidio spirituale per le leggi dell’Universo. 

E’ importante anche capire questo concetto dell’onore. 
Addirittura nella criminalità organizzata esiste l’onore e viene tenuto in alta considerazione. Anche nelle sette sataniche esiste l’onore, esistono delle precise regole di gioco. Perfino il satanista che deve compiere un sacrificio umano è obbligato a scegliere la vittima che è la prima ad andare verso di lui, quella che si sente inspiegabilmente attratta dal suo carnefice.



Dopo aver compreso questi importanti principi dell’Universo, possiamo adesso studiare come l’Elite mondiale abbia costruito nel corso della storia un sistema e una società capaci di renderci schiavi tramite il nostro stesso consenso, senza bisogno, quindi, d’infrangere il nostro libero arbitrio

Per far questo ha creato un sofisticato sistema di leggi che funziona secondo alcuni canoni (da cui la parola “diritto canonico”). Prima di procedere è fondamentale capire come funzionano i canoni più importanti. Uno di questi stabilisce una scala che dà diversa priorità ai vari tipi di Diritto. 

Al gradino più basso vi è il Diritto Positivo.
Si tratta di tutti i vari tipi di legge: nazionali, internazionali, amministrative, private ecc. Questo è l’unico livello di Diritto con cui l’Elite vuole farci operare, poiché grazie alle norme in esso contenute riesce ad incastrarci nei nefasti meccanismi del sistema. Ancor di più cerca di dar conoscenza solo delle leggi nazionali, lasciando quelle internazionali come il Codice Marittimo o il Codice Commerciale Uniforme, prerogativa di pochi prescelti, dato che tali leggi scavalcano quelle nazionali. 

Un gradino più in alto troviamo il Diritto Naturale, è quello che ci identifica come esseri viventi abitanti del pianeta Terra e per tanto ci dà diritto a poter adempiere a tutti i nostri bisogni primari, come avere del buon cibo e poter bere acqua pulita. Già chi è a conoscenza e riesce a usare questo tipo di Diritto riesce a sfuggire a molte gabbie in cui la società odierna cerca di rinchiuderci. 

Al di sopra di tutto vi è il Diritto Divino. 
Il Diritto in quanto tale discende dal divino Creatore. 
L’Elite utilizza il tema della divinità per giustificare le leggi esistenti, allo stesso modo di come i Faraoni dell’antico Egitto giustificavano il loro dominio sul popolo proclamandosi discendenti degli antichi Dei venerati in quelle terre. 

Per questa ragione l’Elite ha fatto discendere tutte le leggi direttamente o indirettamente dalla legge divina. Il Diritto Divino però non è riservato solo a pochi eletti, in realtà esso riconosce ogni essere vivente come parte della creazione, come parte della divinità ed è quello che dà ad ognuno di noi il diritto alla vita, il diritto a poter fare delle scelte secondo la propria volontà. In questo livello le leggi non sono scritte, ma sono intrinseche, immutabili e innate all’interno di ogni essere vivente. 

L’Elite mondiale è costretta a riconoscere il Diritto Divino a chiunque abbia la consapevolezza di poterlo usare, proprio per non violare il libero arbitrio di ogni essere umano. Un uomo che ricorda e impara ad utilizzare questo livello di Diritto, diventa letteralmente un incubo per i padroni del mondo, dato che sarà immune alle frodi e alle falsità del sistema, e non sarà più intrappolabile tramite le leggi del Diritto Positivo, a meno che non commetta atti disonorevoli. Proseguendo nella lettura questi concetti saranno più chiari. 

Un altro canone, di cui è importante capire il funzionamento, è quello che chiamiamo: 


Avvertimento – Silenzio – Assenso



Tutto il sistema ha sempre funzionato secondo questo principio. 

Ad esempio quando la banca cambia le condizioni di un accordo, è obbligata a mandare un documento di trasparenza bancaria, quello costituisce l’avvertimento. 

Se non si risponde (e molta gente non lo legge nemmeno) si è rimasti in silenzio e si è dato l’assenso. Da questo principio se ne ricava un parallelo che dichiara: 



"Qualsiasi affermazione 
se non viene contestata diventa valida." 


Ad esempio quando si riceve una multa, una sanzione ingiusta e viene fissata un’udienza, se non ci presentiamo alla corte il peggio sarà nostro. 

Adesso sarà chi di dovere a decidere per noi, cioè senza di noi. Quest’ultimo principio ci chiarisce una caratteristica fondamentale di tutti i canoni: i canoni sono norme o principi che traggono valore dal fatto di non essere stati mai contestati. Da notare che il 99% delle procedure giudiziarie si basa sul presupposto di qualcosa, ma il 99% degli esseri umani non si preoccupa di comprendere quali siano queste presupposizioni e non si preoccupa di rifiutarle. Accettiamo ciecamente tali procedure giuridiche che intrappolano le persone anche se si tratta di meccanismi fraudolenti. 


Siamo noi che diamo loro il permesso di infliggerci una “punizione”. In altre parole il sistema è ancora adesso basato sul sacramento della confessione, proprio come ai tempi dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che noi accusiamo noi stessi. In mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere. Ancora una volta un aspetto ecclesiastico è introdotto nel sistema giuridico, sarà presto chiaro che questi due ambiti della nostra vita, ma anche tutti gli altri, sono collegati fra loro e non possono essere compresi e intrapresi separatamente. 

Di seguito gli ultimi tre canoni che voglio evidenziare, riconosciuti universalmente validi perché nessuno ha mai detto che non devono essere, e che, come concorderete, sono largamente condivisibili: Tutti i debiti devono essere pagati; Tutti i contratti devono essere onorati; Tutte le controversie portate di fronte alla legge devono essere risolte di fronte alla legge. Questi canoni di per sé non costituiscono un male, bisogna però capire il modo in cui vengono utilizzati per togliere le nostre libertà.

Tutto iniziò con l’espandersi dell’Impero Romano e la Chiesa di Roma. Nel continente europeo, prima del dominio dei romani, vivevano popolazioni di culture avanzatissime e altamente spirituali come i Celti. A parte tutte le conoscenze astrologiche, astronomiche, spirituali ecc. i Celti non scrivevano il Diritto, non avevano leggi scritte. 


Scrivere le leggi era considerato disonorevole secondo la loro visione della vita. Per loro la parola era la legge e la legge era vivere in armonia con la natura e gli uomini, gli uni con gli altri. 


Essi rappresentano una delle culture più avanzate che esistessero a quei tempi e probabilmente ancora fino ad oggi. Macchiato dall’infamia deve essere stato il giorno in cui i Celti videro arrivare, nelle terre dove vivevano, legioni e legioni di soldati romani ignoranti, presuntuosi e già dominati e manipolati dalle famiglie oligarchiche di quei tempi che, generazione dopo generazione, hanno mantenuto il loro potere fino ad oggi. 

Incredulità e sconcerto devono aver provato sentendo i romani esclamare affermazioni come: “Adesso questa terra è nostra!”. 


Per le popolazioni come i Celti la terra non si poteva possedere, della terra si poteva solo essere “custodi”, (Come per gli Indiani D'America e altre popolazioni definite "incivili") ed essere custodi di un pezzo di terra non rappresenta un titolo ma una responsabilità. I Celti avevano un sistema di rilevamenti periodici con cui dovevano riferire al resto della tribù o del clan, in che condizioni si trovava la terra. Rilevavano se i confini erano in ordine, se le condizioni della terra erano ancora buone, in salute ecc. A dispetto di questa condotta ammirevole, i romani dichiararono che avrebbero iscritto quelle terre in un registro conservato a Roma e il proprietario di tali terre poteva essere solo un cittadino romano. 


Se per i Celti scrivere le leggi era disonorevole, l’idea di un registro della terra sarà stata un abominio! Eppure sul sistema dei registri i romani hanno creato il loro impero. L’impero Romano è stato interamente costruito su un sofisticatissimo e cervellotico sistema di registri che intestano la proprietà della terra a nome dei cittadini romani. 

Essi non portavano valore, non volevano lavorare quelle terre, non volevano arricchire il valore di quei luoghi. 



Ciò che portavano era 
prepotenza e parassitismo. 



Il loro sistema della proprietà è stato strutturato con un preciso metodo che vige ancora oggi. L’Elite mondiale da sempre sa che la proprietà è un concetto fittizio. 

Poniamoci una domanda: Come possiamo avere proprietà di un pezzo di terra? La terra, i fiumi, i laghi, i mari appartengono al pianeta. Quando noi non ci saremo più continueranno ad esistere anche senza di noi. Ma anche una casa, come possiamo fisicamente possedere una casa? 

Come possiamo fisicamente possedere un’automobile? 

Tutte le cose per cui esistono titoli di proprietà, la terra, la casa, l’automobile, sono titoli fittizi, costituiscono diritto d’uso. Non possiamo possedere queste cose però possiamo possedere un titolo di proprietà che in realtà costituisce diritto d’uso. Lo usiamo finché siamo vivi. Cosa succederà a quella cosa quando noi non ci saremo più? 

In mancanza di precise disposizioni testamentarie non dipenderà più da noi. Così la casa fisica, quella fatta di mattoni, cemento ecc., e la casa intesa come titolo sono due cose diverse. 

Ne segue che ogni proprietà costituisce un diritto d’uso associato ad un trust, cioè ad un sistema fiduciario

Questo trust prevede che ci siano tre parti in gioco: 



- un esecutore

- un amministratore

-  un beneficiario. 


L’esecutore è sempre quello che concede il titolo ed è sempre lo Stato. L’amministratoreè quello che amministra il titolo e nel caso di una casa ad esempio, probabilmente è il catasto. Il beneficiarioè quello che poi effettivamente gode del bene, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. 

L’Impero Romano non è mai finito. Non solo l’Italia, ma tutto il mondo vive ancora adesso nel sistema dell’Impero Romano, cioè nel sistema che abbiamo oggi di organizzazione della proprietà, del diritto, del denaro e della politica. Come già accennato tutti questi ambiti sono collegati fra di loro e non si possono separare. Ora veniamo al punto fondamentale.



L’impostazione dell’attuale sistema 
nasce il 18 novembre del 1302.


che è la data dell’emanazione della Bolla Papale (comunicazione ufficiale in forma scritta con il sigillo del Papa) scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo: UNAM SANCTAM ECCLESIAM (Unica Santa Chiesa). 




Bonifacio VIIIè considerato uno degli uomini più malvagi e corrotti di tutti i tempi. Anche il sommo poeta Dante Alighieri lo colloca nel punto più profondo dell’inferno nella sua opera “La Divina Commedia”. 

Questa Bolla Unam Sanctam Ecclesiam creò il primo sistema di trust, il primo sistema fiduciario valido ancora oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e tutte le proprietà della Terra al Vaticano. 

Questa affermazione non venne mai contestata, quindi, se avete letto attentamente i canoni descritti in precedenza, capirete il motivo per cui divenne valida. Il Vaticano nomina perciò l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questa struttura fiduciaria. 


L’esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con l’Ordine dei Gesuiti ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione della Bolla. 

L’amministratore è il Papa e i beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo. Vediamo di capire bene il significato di questa affermazione Papale. 


La Bolla Unam Sanctam Ecclesiam utilizza la metafora del Diritto Marittimo (o Diritto dell’Ammiragliato valido ancora oggi) e afferma che la prima e Unica Santa Chiesa di tutti i tempi è l’Arca di Noè. La Bibbia ci racconta che col Diluvio Universale tutto il mondo era sommerso dalle acque e l’unica cosa che si levava al di sopra delle acque era l’Arca di Noè. 

Quindi tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno certificato dalla Bibbia, adoperata come Codice di Diritto Nautico, sono considerati dispersi in mare. E poiché i dispersi in mare sono impotenti ed inermi, il Papa reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale che temporale fino a quando i “dispersi” (noi) torneranno a reclamare i loro diritti. 



Cosa che finora non è mai avvenuta perché tutte le nazioni contemporanee, discendono ancora oggi da questo sistema giuridico. 


Questo sistema si autogiustifica con il Diritto Divino, ecco perché non si può parlare di politica, di finanza, di diritto senza parlare di religione. Il secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale all’8 gennaio del 1455, cioè circa 150 anni dopo la Bolla di Bonifacio VIII. Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il Papa dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi, come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII. 

Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio dei Cardinali e il beneficiario questa volta è il Re, sulla terra di proprietà del Papa. 

Ricapitolando: Nella visione del Papa, Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re che da quel momento diventano Re per mandato divino. Questa Bolla del 1455 si chiama ROMANUS PONTIFEX (Il Romano Pontefice) e fu scritta da Papa Niccolò V. Appena 30 anni dopo circa, il 21 giugno del 1481, viene scritta la terza Bolla da Papa Sisto IV chiamata AETERNI REGIS (Re eterno), che si diversifica di poco dalla Bolla precedente, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, i quali da quel momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad amministrazione coatta. 

In realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di Bonifacio VIII in cui gli esseri umani sono dispersi in mare, quindi nulla ci appartiene, siamo in bancarotta perché non siamo mai tornati a reclamare i nostri diritti e quindi è lo Stato che deve gestire le nostre vite per il nostro bene. 


Questo è il sistema in vigore ancora oggi che ci rende schiavi consenzienti dato che nessuno ha mai osato sfidare e contestare le tre Bolle Papali. Un altro aspetto molto inquietante di queste tre Bolle è che le originali non sono visibili. Questo perché fino al XVIII secolo il Vaticano scriveva le proprie Bolle non su carta, che era considerato un materiale privo di vita e quindi privo di valore. Per essere considerate valide dovevano essere scritte su un materiale vivente. Erano perciò firmate col sangue e scritte su pergamene fatte di pelle umana. 


Se quanto ho appena affermato può sembrare assurdo, faccio presente che la recente ratifica inglese del Trattato di Lisbona (che è un crimine nei riguardi di tutti i popoli europei) è stata firmata dalla Regina Elisabettautilizzando una pergamena fatta di pelle di capretto, poiché la Regina, come beneficiaria di un diritto Divino, non può firmare un documento “morto”. 

La storia notifica che le Bolle Papali in particolare, erano scritte su pelle di bambini. Questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare le originali. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare che oggi i Re non ci sono più e che ufficialmente viviamo in Nazioni democratiche, per cui il contenuto di queste tre Bolle Papali non fa contesto. Non è così purtroppo, e ora si capirà il perché...

Nel 1933 c’è stata la bancarotta concordata di quasi tutte le Nazioni occidentali, che hanno azzerato i propri debiti e hanno proibito a tutti i cittadini di possedere oro. L’oro è stato concentrato nelle mani degli Stati e gli Stati lo hanno convogliato in un unico deposito, per custodire il quale è stata fondata la BIS (Bank for International Settlement) , la Banca per le Transazioni Internazionali. 

La BIS ha sede in Basilea, in Svizzera ed è stata fondata e controllata da… i Gesuiti e i Cavalieri di Malta, due ordini gestiti dall’Elite mondiale. Come per tutto il resto queste informazioni sono facilmente verificabili sempre per il libero arbitrio


In questo stesso anno le Nazioni diventarono società di Diritto Privato registrate presso la SEC (Security and Exchange Commission) di New York, che è l’equivalente della nostra CONSOB, cioè l’organismo che ha il compito di vigilare sulla Borsa Valori. Queste società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il diritto di proprietà sulle persone nate in quello stato in base alle tre Bolle papali che vi ho descritto. 

Il primo pensiero che viene in mente è: “Non è possibile! Non di certo l’Italia che è una Repubblica fondata sul lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione!” 

Mi ci sono voluti pochi minuti di ricerca per realizzare che invece è così. Andate a controllare voi stessi sul sito della SEC per trovare la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di quotazioni in borsa, cessioni di quote ecc. 



Eccovi il link: http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?action=getcompany&CIK=0000052782.

 Credo sia chiaro quanto è grave la situazione, l’Italia non è una Repubblica libera, ma una compagnia privata che possiede il diritto di proprietà delle persone nate sul suo territorio. 

Abbiamo però detto in precedenza che la proprietà costituisce un diritto associato ad un trust, un atto fiduciario. Proprio perché i padroni del mondo sanno benissimo che la proprietà è un concetto fittizio, e quindi anche le persone si possono possedere solo con un titolo di proprietà che conferisca diritto d’uso. 


Ebbene, al momento della nostra nascita, senza essere stati avvisati, è stato creato un trust che ha per oggetto la nostra esistenza in vita. E i nostri genitori hanno avallato e firmato questo trust senza essere stati informati della sua reale essenza


Guarda caso è proprio negli anni ’30 che divenne obbligatorio registrare le nascite (regis-trare = consegnare al Re), per appropriarsi così del consenso dei genitori, anche se in questo caso non sono stati doverosamente informati. 

Ecco perché questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di Nascitaè un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità fittizia che non appartiene a noi, ma alla Corporazione in cui siamo nati. 

Se qualcuno ancora pensa che questo certificato ci appartiene, basta andare in una qualsiasi anagrafe di competenza e chiedere l’originale del certificato. Ci verrà detto che possiamo averne una copia, un estratto, ma non l’originale. 

Con la creazione del Certificato di Nascita si costituiscono due entità (proprio come l’esempio fatto precedentemente della casa fisica di mattoni e la casa intesa come titolo di proprietà che ha bisogno di un esecutore, un amministratore e un beneficiario), che sono l’essere umano in carne ed ossa e la persona, che è una parola che deriva dal Latino e si può leggere “per-sona” cioè “ “attraverso i suoni”. 

Si tratta di una maschera che veniva usata anticamente nelle rappresentazioni teatrali e che si esprimeva attraverso i suoni. Per cui la “persona”, a differenza dell’essere umano, è un intermediario fittizio, una finzione giuridica, quindi un trust

Questo trust è creato secondo le Leggi Marittime e dell’Ammiragliato che trascendono sempre le leggi delle varie Nazioni e che costituiscono la giurisprudenza segreta dei potenti e dell’Elite. 

Di questo trust che viene creato al momento della nascita, sulla nostra esistenza in vita, l’esecutore è sempre un organo dello Stato, il beneficiario è la Società di Diritto Privato (corporazione) chiamata Repubblica Italiana. Ma di cosa è beneficiaria? 

Questo è l’aspetto più importante. E’ beneficiaria di un bond, cioè di un titolo che viene emesso al momento della nostra nascita e che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai 2 milioni di dollari. 

In pratica lo Stato crea alla nostra nascita 2 milioni (un bond o titolo) e il collaterale di questo bond, di questo denaro, praticamente, è la nostra esistenza in vita, la nostra forza lavoro (sempre meno pagata così ci guadagnano di più), cioè valore reale. 




Il fatto che da quel momento si presuppone che lavoreremo e che le nostre vite saranno al servizio dello Stato funge da collaterale. 

Ecco come ci hanno schiavizzato. 

Questa equivalenza riassume tutto:
nascita = creazione di un bond e di denaro fittizio = collaterale è la nostra esistenza in vita e forza lavoro = schiavitù. 

Il “nostro bond” (che naturalmente nonè nostro) è depositato alla SEC come security o titolo fiduciario ed entra a far parte del patrimonio di quella Compagnia Privata registrata in modo ingannevole come Repubblica Italiana. 



Manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione giuridica: l’amministratore, quello che per contratto (certificato di nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi cura del “bene”.

Ogni qual volta che qualsiasi autorità (dal carabiniere al Giudice della Corte Costituzionale) ci domanda: “è lei… (nome e cognome)? E noi rispondiamo “si”, in quel preciso momento ci siamo autonominati amministratori di quel trust. 

Siamo quindi caduti nel tranello che ci hanno teso fin dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che noi ci crediamo gli amministratori di quel trust, nella realtà invece, noi e quel trust che porta il nostro nome, siamo due entità completamente distinte e separate

L’essere umano in carne ed ossa si scrive con le iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole, la persona giuridica invece si scrive con tutte le lettere maiuscole. 



Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, il tesserino sanitario ecc. 
Sono tutti scritti col vostro nome e cognome a lettere maiuscole perché si possono riferire solo al vostro titolo fittizio, al vostro trust, non all’essere umano. Se provaste ad esempio ad andare in banca e chiedeste all’impiegato di scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto minuscolo, sarà costretto a rispondervi che è impossibile perché il sistema non lo permette.


Quindi, adesso forse capirete meglio 
cosa volevo dire prima quando parlavo 
del consenso che NOI diamo


Se il 99% del Diritto è basato sulla presupposizione, si presuppone che qualcosa sia vero e nessuno mette in discussione quella presupposizione, allora abbiamo acconsentito a renderla vera. 


Funziona così perché, come già spiegato, il sistema è ancora basato sul perverso meccanismo della “confessione”, quindi ha bisogno che noi accusiamo noi stessi, cioè è basato sul nostro consenso, sul libero arbitrio! Ha bisogno che noi accusiamo noi stessi di cosa?

Del “peccato”. E cos’è questo peccato? La frode! 

L’utilizzo del nome che non ci appartiene, quel nome che da quando siamo nati è stato scritto a lettere maiuscole e che è una proprietà dello Stato, che ci ha messo in condizioni di usare fraudolentemente. 

Nel momento in cui lo usiamo dichiariamoche siamo nati privi di diritti, che siamo in bancarotta, perché la nostra vita, il nostro nome e la nostra esistenza sono gestiti da altri che non siamo noi; siamo perciò, da quando siamo nati, in un regime di amministrazione controllata. 

Ancora peggio, secondo il Codice Marittimo siamo nati dispersi in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; non siamo mai riusciti a raggiungere la terraferma, in modo da poterci alzare in piedi e affermare:
“Io sono un essere umano libero davanti a Dio”

E’ usando la giustificazione di Dio che l’Elite fa di noi ciò che vuole. Difatti le Bolle Papali e tutti i tipi di leggi sono giustificate per mandato divino. Il Diritto è sempre di provenienza Divina. Noi siamo creature divine e l’Elite lo sa benissimo, i suoi rappresentanti non possono quindi creare un Diritto fittizio, hanno assoluto bisogno di far discendere il loro Diritto da Dio, il loro Dio, chiunque esso sia. 

Se noi utilizziamo il loro stesso Dio, ci siamo autodefiniti incapaci. Pensate la perversione che caratterizza questi inquietanti individui: ci hanno messo in condizioni tali per cui se utilizziamo ciò che loro ci hanno detto di utilizzare, diamo conferma di non essere in grado di prenderci cura di noi stessi. 

Quindi ricapitolando: usano una Società di Diritto Privato, quotata, fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, e lo usano per fare profitto attraverso la nostra esistenza, oggetto di quell’entità fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla SEC
Il concetto è che se noi accettiamo questo presupposto, ci autodefiniamo inetti, bisognosi di essere amministrati in modo coatto, perché oltre ad essere dispersi in mare e quindi senza diritti, non sappiamo neanche chi siamo! 

Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederci di identificarci, altrimenti non ci può toccare nemmeno con un dito, non avrebbe la giurisdizione per farlo (si parla di Diritto Amministrativo, Tributario, Civile ecc. Con il Codice Penale è un po’ diverso). I tribunali sono tribunali di Diritto Privato, quindi tribunali aziendali, perché l’Italia è un’azienda in fin dei conti. Stessa cosa vale per il denaro, le banconote “Euro”

Loro ci hanno avvertito, sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”, non è denaro nostro ma della BCE, se noi accettiamo di usarlo, come per il nome fittizio, ci autoproclamiamo incompetenti ai loro occhi. 

Hanno creato un sistema di governo chiamato “Cosa Pubblica”, che invece è privata, che include partiti, Parlamento, Governo, elezioni e se noi accettiamo di partecipare a questo gioco, nuovamente perdiamo l’onore, i diritti e ci definiamo bisognosi di amministrazione imposta. Come possiamo pretendere di cambiare in meglio qualcosa che non appartiene a noi ma appartiene a loro fin dall’inizio? Il nostro istinto ce lo dice d’altra parte. Alle penultime elezioni amministrative qui in Italia ha votato solo il 51% degli aventi diritto. Una persona su due ha considerato offensivo per la propria intelligenza andare a votare!

A fronte di questo immenso e, immagino, sconvolgente scenario è facile cadere in preda al panico. Probabilmente molti si rifiuteranno di credere che una cosa del genere sia possibile, negheranno a se stessi l’evidenza e useranno il loro pregiudizio come protezione psicologica senza fare alcuna ricerca di verifica. 

Ma con questo testo, ciò che in realtà mi auguro di aver trasmesso a tutti è questo: Non disperate! Abbiate coraggio! Dopo aver compreso tutte queste informazioni non c’è da disperarsi, ma da gioire! 

L’Universo vuole che l’umanità diventi matura. 
Non dobbiamo andare contro la piramide del potere, perché si diventa ciò che si combatte. Invece dobbiamo solo smettere di contribuire a sostenerla, dobbiamo voltarle le spalle e privarla del nostro consenso ed essa crollerà inesorabilmente. Pensate all’atteggiamento che hanno i bambini, che essendo incompetenti dati i loro pochi anni di vita, delegano tutte le responsabilità ai propri genitori, i quali si devono prendere cura di ogni aspetto della vita dei loro bambini. 

L’umanità di oggi è proprio questa: infantile, immatura. 
Dopo aver dimenticato di far parte della Divinità, ha covato dentro di sé sensi di inferiorità e mancanza di autostima e ha delegato ogni propria responsabilità a dei “leader” che controllano ogni aspetto della sua vita (politico, spirituale, sanitario, giuridico, economico ecc) e il drammatico risultato del controllo dei pochi sui molti è davanti agli occhi di tutti. 

Un bambino quando ha di fronte qualcosa che non gli piace, qualcosa che reputa ingiusto, va a protestare e a lamentarsi dai genitori, i quali hanno anche la prerogativa di poter far smettere il suo lamento con uno schiaffo, dato che il bimbo è sotto la loro amministrazione. 

Allo stesso modo noi, infantili quali siamo, quando c’è qualcosa che non va, quando c’è qualcosa che riteniamo ingiusto, andiamo a protestare e a lamentarci dalle autorità, le quali hanno la prerogativa di poter prenderci a manganellate dato che siamo sotto la loro amministrazione. Pretendiamo dalle autorità le soluzioni ai nostri problemi quando invece degli esseri maturi non pretendono soluzioni da altri, ma le cercano personalmente e ,una volta trovate, agiscono senza chiedere il permesso a nessuno. Riappropriamoci quindi di tutte le nostre responsabilità e smettiamo di vivere secondo quanto ci hanno disposto le “autorità”. 

Possiamo creare noi i nostri modi di vivere, possiamo creare noi il nostro denaro, le nostre risorse e tutto ciò che ci serve. Possiamo farlo usando il Diritto Divino, poiché siamo anche noi creature divine come ogni altro essere nell’Universo. L’umanità si appresta a cambiare da bambina ad adulta, da infantile ed immatura a saggia, il cambiamento è già iniziato. 

Sempre più uomini stanno imparando ad utilizzare le stesse giurisdizioni segrete dell’Elite, Codice Marittimo e dell’Ammiragliato per far cadere le “autorità” stesse in disonore. Sempre più uomini stanno finendo di usare ciò che non sono,cioè la finzione giuridica che ha il loro falso nome, e stanno imparando ciò che in realtà sono: Esseri divini e saggi che fanno un’esperienza umana libera! Parlando di saggezza, c’è un episodio molto famoso che fa capire quanto fossero saggi i nativi americani, un popolo che come quello dei Celti viveva in armonia con la natura. 

Nel 1854 il governo americano fece un’offerta per le terre dove vivevano i nativi, e secondo il sistema in cui siamo nati, in base agli usi ed ai valori che ci vengono insegnati fin da quando siamo piccoli, sarebbe dovuto succedere che il capo tribù dei nativi avrebbe dovuto destreggiarsi per far salire l’offerta di denaro su quelle terre e una volta riuscito a chiudere la trattativa ad un ottimo prezzo, tutta la gente l’avrebbe visto come un grande uomo d’affari, un capo fantastico. Ma c’è un altro sistema di valori, sempre su questo pianeta, un sistema di valori che si esprime così, con le parole di questo capo:

E’ deludente pensare che queste parole vennero dette nel 1854, quando vedete cos’è successo da allora… Coraggio dunque! 

Possiamo cambiare tutto questo ora che ne siamo coscienti. Da ora in poi siamo noi i fautori del nostro destino.

Fonti: http://www.oltrelacoltre.com/?p=17504

http://www.opptitalia.org/

http://www.nexusedizioni.it/

IL VECCHIO SAGGIO DISSE: "ciascuno porta nel suo cuore ciò che è"

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Una breve storia zen, recita:

C’era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un’oasi all’entrata di una città del Medio Oriente.

Un giovane si avvicinò e gli domandò: - “Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?”

L’uomo rispose a sua volta con una domanda:

“Come erano gli abitanti della città da cui venivi?”

- “Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là”.

- “Così sono gli abitanti di questa città!”, gli rispose il vecchio saggio.

Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all’uomo e gli pose la stessa domanda: - “Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?”

L’uomo rispose di nuovo con la stessa domanda:
- “Com’erano gli abitanti della città da cui vieni?”.

- “Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!”.

- “Anche gli abitanti di questa città sono così!”, rispose il vecchio saggio.

Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all’abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero: - “Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone?

“Figlio mio”, rispose il saggio, “ciascuno porta nel suo cuore ciò che è. Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui. Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell’altra città, troverà anche qui degli amici leali e fedeli. Perché, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore.

Nella vita si trova sempre ciò che si aspetta di trovare.. perché ognuno proietta all’esterno ciò che risiede dentro di sé.

Viticoltori svizzeri e francesi lottano senza sosta contro il gelo notturno

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Viticoltori svizzeri e francesi lottano 
senza sosta contro il gelo notturno

Viticoltori svizzeri e francesi lottano da giorni contro il gelo notturno e queste sono le stupende immagini dei vigneti illuminati e riscaldati da migliaia di falò.

Complimenti e rispetto per chi difende in tutti i modi il proprio lavoro e la propria dignità, difendendosi come meglio può, contro gli improvvisi sbalzi termici causati, probabilmente, dalle modifiche climatiche dell'uomo.

Ecco le foto della lotta agricola:







STORIA CENSURATA: Quando "Dio" era un donna.

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Fino a circa 30.000 anni fa Dio non esisteva. 

Erano ormai quasi due milioni di anni che l’essere umano calpestava il suolo del pianeta Terra, vivendo e morendo da solo. 

La prima idea della possibilità di “un qualcosa dopo la morte” appare solamente 90.000 anni fa, e ce ne vollero altri 60.000 perché il concetto di “Dio” apparisse nella cultura umana, ma attenzione: quel Dio era femmina! 

Come mai l’essere supremo ci ha lasciati per quasi due milioni di anni, cioè dall’evoluzione dell’ Australopitecus, del tutto soli? Senza il conforto di poterci rivolgere a Lui, senza i riti e le direttive morali che più tardi le varie religioni hanno affermato essere indispensabili per la salvezza eterna?

E poi ancora, a quale dio rivolgerci? Forse al buon vecchio di barba bianca della tradizione classica cattolica? O forse al non rappresentabile di ebraica ed islamica tradizione? O magari ai rissosi ed umanissimi dei della classicità greco-romana? 



Una cosa è certa, questo supposto essere superiore è rimasto muto ed assente per più del 90% della nostra presenza sulla Terra. Quando, poi, il concetto di “Dio” cominciò ad apparire tra gli umani, esso era ben diverso dall’attuale: il primo dio era femmina; questo è abbastanza naturale da comprendere perché se Dio è il creatore di tutto, chi meglio di una donna può rappresentare la creazione della vita ed assurgere a simbolo creativo per eccellenza? 



Chi meglio di lei può prendersi cura 
delle sue creature, cosi come una madre allatta e si prende cura della sua prole?


Fu solo successivamente, con l’avvento dell’agricoltura e l’abbandono della vita nomade che il concetto di Dio iniziò a cambiare. Ci fu quasi un colpo di stato da parte del dio maschile contro la sua antagonista femminile, cosa che relegò le donne, da allora sino ad oggi, in posizione soggiogata e socialmente inferiore rispetto agli uomini. All’inizio del Tempo non c’erano Eroi, ma solo Lei.



Eva/Serpente, la Dea Madre generatrice del mondo e del cielo, del giorno e della notte. Madre del Creato, concedeva la vita e portava la morte, e nessuno si sorprendeva se, ogni tanto, divorava i suoi figli e beveva il loro sangue. 

Era fatta così, Eva. Nessuno si sognava di dire che fosse cattiva – anche se, ne sono certa, qualcuno l’avrà maledetta e bestemmiata nel suo idioma preistorico di fronte all’ennesima sciagura che la Natura gli infliggeva. 


Eva governava il ciclo della vita e della morte senza né saggezza né crudeltà, secondo un ordine cosmico che dalla Terra ci faceva nascere e alla terra ci faceva tornare, in un ciclo senza fine. L’uomo era parte dello spirito della Terra. Proprio perché Madre Terra – per questo chiamata Gea dai Greci – la Dea Madre è stata simboleggiata con il Serpente, l’animale che sulla Terra è adagiato, quasi compenetrato in essa.


Eva era multiforme: donna e serpente, dunque, materna e assassina, solare e lunare allo stesso tempo. Le popolazioni di tutto il globo che la veneravano, con una sorprendente similitudine da un estremo all’altro del pianeta – andate a vedere ancora oggi la simbologia della Dea Madre e del serpente tra i nativi dell’isola di Pasqua – erano fondamentalmente pacifiche, tolleranti, basate su sistemi matriarcali. 


La religione maschile, invece, 
c’impone di conquistare le cose con il sudore, 
il dolore, il sangue.

La Dea Madre tuttavia non è mai stata sconfitta modo permanente.

Nonostante le ferree leggi imposte dal Dio Padre ai suoi seguaci, immutabili da millenni. Eppure, anche nelle nostre culture patriarcali, la Dea Madre non è stata sconfitta del tutto. 

Il Vecchio Testamento ce la presenta proprio nella sua forma originaria, Eva/Serpente. Più tardi, Iside ha trasportato in sé miti e forme dell’antica Madre, inclusa la sua bivalenza solare/lunare anche se modificata dalla solo apparente dicotomia Iside (luna)/ Osiride (sole). E Iside a sua volta ha influenzato la mitologia della Madonna, sublime Madre, punto di contatto tra il divino e l’umano (è donna, ma il frutto del ventre suo è l’umanità tutta.

Le prime vestigia della divinità femminile per eccellenza, la Dea Madre, appaiono già 25.000 anni fa, in ogni angolo del globo.

Con il passare dei secoli, ogni civiltà le attribuì nomi diversi, glorificandola come unica fonte di vita dell’intero Universo. 


Era la triplice Morrigan per i Celti, Isis per gli egiziani, Maka per gli antichi popoli Maya e Atzechi, Kali per gli Indiani, Lilith per gli Ebrei, Ishtar per i Sumeri e i popoli accadici; e la lista potrebbe continuare all’infinito. Con l’avvento del Cristianesimo, i padri della chiesa si sono adoperati (senza peraltro riuscirci appieno) per cancellare traccia della presenza della Dea Madre, quando una società matriarcale risultava scomoda e faceva paura. 


La storia ci dice che il culto cristiano si è impossessato di tutti i nomi della Dea Madre, dei suoi attributi, le cerimonie, i riti e le festività, i suoi templi e, con il passare del tempo, i suoi archetipi sono stati rimodellati sulla figura di una sola entità femminile, la Vergine Maria. Durante il Medioevo migliaia di donne innocenti vennero arse vive sui roghi dell’Inquisizione con l’accusa di stregoneria, semplicemente per aver seguito le vie della Dea, o per aver messo a frutto le loro doti di guaritrici e druide. In verità, l’adorazione dell’elemento femminile possiede radici molto antiche.

Nel Vangelo di Tommaso Gesù dice:


“Chiunque bestemmia contro il Padre sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il figlio sarà perdonato, ma chiunque bestemmia contro la madre non sarà perdonato, né sulla terra né in cielo.”

L'articolo continua su: http://www.altrogiornale.org/la-dea-madre-dio-femmina/

Laddove ha inizio la civiltà ha inizio il cancro

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Incidenza_cancro_mondiale_distribuzione_occidente_tumore

Laddove ha inizio la civiltà ha inizio il cancro


Un esempio dell’influenza dello stile di vita sullo sviluppo del cancro è rappresentato in maniera spettacolare dall’esame della distribuzione del casi di tumore su scala planetaria.

In effetti, l’incidenza del cancro non è un fenomeno distribuito in modo uniforme nel mondo. In base alle ultime statistiche pubblicate dall’OMS, i paesi che hanno il più alto livello di frequenza di tumori sono quelli dell’Europa dell’Est con 300-400 casi ogni 100.000 abitanti, seguiti da vicino dai Paesi occidentali industrializzati, come quelli dell’America del Nord, con 260 casi ogni 100.000 abitanti. In compenso, i Paesi del Sud-Est asiatico, come l’India, la Cina o la Thailandia, presentano tassi di incidenza del cancro molto meno elevati, all’incirca di 100 casi ogni 100.000 individui.

Non soltanto il fardello del cancro è distribuito in maniera diseguale da una regione del globo all’altra, ma anche il tipo di tumori che colpiscono la popolazione dei diversi Paesi varia enormemente. Come regola generale, eccezion fatta per il tumore del polmone, che è il cancro più frequente e più uniformemente diffuso su scala planetaria (a causa del tabagismo), le neoplasie più comuni nei Paesi industrializzati occidentali, come gli Stati Uniti, sono completamente differenti da quelle che affliggono i Paesi asiatici.

Negli Stati Uniti e in Canada, oltre a quello del polmone, i principali tumori colpiscono , nell’ordine, colon, seno e prostata, mentre nei Paesi asiatici la frequenza di queste neoplasie è nettamente inferiore a quella osservata per i tumori allo stomaco, all’esofago e al fegato.


L’entità di queste differenze tra Oriente e Occidente è eclatante: per esempio in certe regioni degli Stati Uniti più di 100 donne su 100.000 sviluppano un tumore al seno, contro solo 8 donne thailandesi!

La stessa cosa avviene per il tumore al colon, mentre in certe regioni dell’Occidente 50 persone su 100.000 sono affette da questa patologia, essa colpisce solo 5 indiani.

Quanto al cancro alla prostata, l’altro grande tumore che affligge l’Occidente, lo scarto è ancora più ampio, esso colpisce dieci volte meno i giapponesi e perfino cento volte meno i thailandesi rispetto agli occidentali.

Lo studio delle popolazioni emigrate ha permesso di confermare che queste differenze non sono dovute a una qualsivoglia predisposizione genetica, ma sono piuttosto strettamente legate ai diversi stili di vita.

La tabella mostra un esempio eclatante delle variazioni provocate dalle migrazioni. In questo studio, il tasso dei differenti tumori che colpiscono i giapponesi residenti in patria e quelli emigrati alle Hawaii sono stati confrontati con quelli che affiggono la popolazione indigena hawaiana.

Per esempio, mentre il tumore alla prostata era, ai tempi dello studio, poco comune in Giappone, la sua frequenza aumenta di dieci volte negli immigrati giapponesi, al punto da avvicinarsi considerevolmente a quella degli indigeni hawaiani.

Al contrario, l’alto tasso di cancro allo stomaco, caratteristico della popolazione nipponica (causato dall’infezione da Helicobacter pylori ), diminuisce considerevolmente negli emigranti, avvicinandosi a quella degli hawaiani.

Fenomeni analoghi sono stati osservati anche nelle donne, i cui tassi di incidenza del tumore mammario e dell’utero aumentano considerevolmente quando emigrando modificano il loro stile di vita.

Queste statistiche non rappresentano un caso isolato, tutt’altro, dato che i risultati simili sono stati ottenuti studiando popolazioni differenti in varie parti del mondo. Cito soltanto un altro esempio, quello che confronta l’incidenza di alcuni tipi di tumore nella popolazione afro-americana e in quella africana della Nigeria.

Ancora una volta, i neri africani presentano livelli di cancro profondamente diversi da quelli che colpiscono i neri americani. Il tumore della prostata è molto più frequente in America che in Africa, mentre l’opposto si osserva per il cancro del fegato, molto più comune in Africa per la diffusione del principale responsabile delle neoplasie di quest’organo: il virus dell’epatite.

In ogni caso, la frequenza dei tumori nella popolazione nera presa in esame è quasi identica a quella dei bianchi americani, mentre risulta completamente differente da quella dei loro antenati, la popolazione nera africana.

Questi studi sono estremamente interessanti, perché oltre a fornire una prova inconfutabile che la maggioranza dei tumori non è dovuta a fattori ereditari, mettono in evidenza il ruolo preponderante giocato dallo stile di vita nello sviluppo di questa malattia.

Ma quale cambiamento può avere avuto un’influenza così nefasta sulla salute di questi emigranti al punto da indurre così rapidamente un incremento dei tassi di tumore?


Tutti gli studi realizzati fino a oggi puntano il dito sull’abbandono del regime alimentare tradizionale da parte degli emigranti e sull’adattamento rapido alle tradizioni culinarie del Paese ospite.

Nei due casi che ci interessano, questi cambiamenti sono particolarmente evidenti: per esempio i giapponesi emigrati verso l’Occidente hanno abbandonato un regime alimentare esemplare, cioè ricco di carboidrati complessi e di legumi e povero di sostanze grasse, per adottare una dieta a forte tenore proteico e ricco di grassi animali.

D’altra parte, tralasciando le questioni legate all’emigrazione, le abitudini dietetiche dei giapponesi hanno conosciuto sconvolgimenti importanti nel corso degli ultimi cinquant’anni, e tutti evidenziano il ruolo dell’alimentazione nello sviluppo dei tumori . per esempio, mentre fino ad appena quarant’anni fa il consumo di carne era estremamente contenuto in Giappone, esso è aumentato di più di sette volte nel corso degli ultimi anni, moltiplicando per cinque il tasso d’incidenza del cancro del colon e portandolo al livello dei Paesi occidentali.

È dunque estremamente interessante, sebbene anche un po’ allarmante, constatare fino a che punto l’adozione dello stile di vita occidentale abbia accresciuto nettamente la frequenza di alcuni tumori.

Fonte: http://www.ilnutrizionista.eu/2010/02/02/prevenzione-il-mappamondo-del-cancro.html


LA MEDICINA OCCULTA: Il cibo che cura gli organi

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LA MEDICINA OCCULTA: 

Il cibo che cura gli organi 

La Signatura Rerorum (Firma delle Cose) è un’antica e profonda saggezza che sta venendo censurata di proposito. Essa afferma che tutti i tipi di frutta e verdura seguono un modello che rispecchia gli organi del corpo umano: a seconda dell’organo, la frutta/verdura corrispondente apporterà significativi benefici.

La scienza moderna conferma che l’antica dottrina della “Firma delle Cose” è sorprendentemente accurata. Perché questa conoscenza fondamentale viene lasciata in sordina?

Le proprietà guaritive e nutritive di qualsiasi frutta e verdura riflettono, e infine rivelano, che la “forma” o “firma” esteriore di frutta e verdura è collegata al corpo umano:


- Fagioli: Curano e aiutano a mantenere sane le funzioni renali…somigliano proprio a dei reni umani




- Le noci secche somigliano ad un piccolo cervello, con un emisfero sinistro, un emisfero destro e il cervelletto. Anche le “rughe” o “pieghe” della noce sono simili alla neo-corteccia. Solo adesso sappiamo che le noci servono a sviluppare le funzioni cerebrali



- La sezione trasversale di una carota somiglia all’occhio umano. La pupilla, l’iride e le linee radianti sembrano proprio come quelle dell’occhio umano. La scienza ha dimostrato solo ora che le carote aumentano notevolmente il flusso di sangue agli occhi e apportano un beneficio generalizzato al sistema visivo umano


- Il sedano somiglia alle ossa. Il sedano è particolarmente indicato per fortificare le ossa. Esse sono composte al 23 per cento di sodio e questo cibo contiene esattamente il 23 per cento di sodio. Se nella vostra dieta c’è carenza di sale, il corpo se lo procura dalle ossa, rendendole deboli. Gli alimenti come il sedano vanno a soddisfare le esigenze scheletriche del corpo




- Avocado: migliora la salute e le funzioni del seno e della cervice femminile…ed in effetti somigliano proprio a questi organi. L’avocado aiuta le donne a bilanciare gli ormoni, a perdere il peso acquisito in gravidanza e a scoraggiare la possibilità di carcinomi al collo dell’utero. Ci vogliono esattamente nove mesi per far crescere un avocado dal fiore al frutto maturato



- I fichi sono pieni di semi e penzolano in coppia d’albero quando maturi. Aumentano la mobilità dello sperma maschile e il numero di spermatozoi


- Tagliare un fungo a metà e somiglierà ad un orecchio umano. E’ stato scoperto che i funghi migliorano l’udito, essendo essi uno dei pochi alimenti che contengono vitamina D. Questa particolare vitamina è importante per la salute delle ossa, anche per quelle piccole che trasmettono il suono al cervello




- I nostri polmoni sono costituiti da cunicoli sempre più piccoli di vie aeree che vanno infine a formare gli alveoli polmonari. Queste strutture, che assomigliano a grappoli d’uva, permettono il passaggio dell’ossigeno dai polmoni al flusso sanguigno. Una dieta ricca di frutta fresca, come l’uva, ha dimostrato di ridurre il rischio di cancro polmonare ed enfisema. I semi dell’uva contengono anche una sostanza chimica chiamata proanthocyanidine, che sembra ridurre la gravità dell’asma scatenato da allergia




- La radice del gingerino (zenzero), comunemente venduto nei supermercati, spesso somiglia ad uno stomaco. E’ interessante dunque notare che uno dei suoi più grandi benefici sia quello di aiutare la digestione. I cinesi la utilizzarono per oltre 2.000 anni per calmare lo stomaco e curare la nausea, mentre è anche un rimedio popolare per la cinetosi




- Le patate dolci somigliano ad un pancreas ed effettivamente bilanciano l’indice glicemico dei diabetici


- Le olive forniscono beneficio alle ovaie



Pomodoro -> Cuore

Affettando un pomodoro a metà si notano 4 cavità che ricordano i 2 ventricoli e atrii del cuore, per giunta il suo colore è rosso. Infatti il pomodoro fa bene al cuore perché contiene licopene e vitamina C.



IN CONCLUSIONE:

La dottrina della “Firma delle Cose” può sembrarci strana, ma la sua saggezza è antica. Naturalmente, i mass media ci bombardano costantemente di pubblicità che spingono il consumatore ad acquistare prodotti raffinati e lavorati al posto di rivolgersi a produttori locali e scegliere alimenti biologici.


Gli americani ( ma anche gli europei) non hanno tempo per cucinare, la maggior parte è impegnata al lavoro. Il risultato è la costante presenza ci cibo processato, a basso costo, ad alto contenuto calorico e a basso contenuto nutrizionale (o “cibo come sostanze”). Ad ogni angolo delle città possiamo trovare cibi che conducono dritti alla strada dell’obesità.

Più si ingrassa maggiore è la possibilità di sviluppare malattie cardiache, diabete, cancro e una miriade di altri disturbi cronici. Questo è un grosso risultato per l’industria farmaceutica. Più la popolazione si ammala, maggiori saranno i farmaci venduti per il colesterolo, il diabete, l’ipertensione, la depressione e per molte altre malattie derivanti dallo stile di vita.

Si tratta di pura violenza perpetrata nei nostri confronti dalle condizioni sociali, politiche, economiche e ambientali che tendono a favorire e promuovere lo sviluppo della malattia. Tuttavia, utilizzando questa dottrina della “Firma delle Cose” possiamo assumere un ruolo più che attivo nella cura della nostra salute. Siamo i migliori medici di noi stessi, dobbiamo solo crederci.

La dottrina della “Firma delle Cose” fu resa popolare in tempi moderni dal medico, alchimista e filosofo svizzero Paracelso (1493-1541), considerato dagli studiosi il padre della chimica moderna. Paracelso notò come le qualità delle piante si riflettono spesso nel loro aspetto.

La dottrina della “Firma delle Cose” godette di un revival nel 1600, dopo che Jakob Böhme (1575-1624), un mastro calzolaio della piccola città di Görlitz, in Germania, iniziò a scrivere sull’argomento. A 25 anni, ebbe una visione mistica sublime, dove vide il vero rapporto tra l’uomo e il suo Creatore, quell’uomo è sia il Creatore che il Creato.

Vi lascio con questa piccola perla di saggezza:


Kali Yuga: L'Era Oscura nelle quale viviamo era stata predetta millenni fa!

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IL PERIODO DI DECADENZA MORALE E SOCIALE: IL KALI YUGA


Il Kali Yuga:

Il Kali Yuga rappresenta il periodo del degrado morale, l’epoca buia, l’Età del Ferro degli antichi e, purtroppo per noi, è proprio il nostro tempo, quello in cui viviamo, dal momento che è cominciato con la morte di Krishna nel 3102 a.C. e durerà 432.000 anni, quando ci sarà la discesa di Kalki), il decimo e ultimo avatara) di Visnu, che apparirà su un cavallo bianco e con una spada fiammeggiante distruggerà il Male.



“La religione, la veridicità, la pulizia, la tolleranza,
 la misericordia, la forza fisica e la memoria diminuiscono 
giorno dopo giorno” (Bhagavata Purana 12.2.1).


Problemi che sorgono nel Kali Yuga:

Durante quest’epoca si assiste ad uno sviluppo nella tecnologia materiale, contrapposto però ad un’enorme regressione spirituale


Kali Yuga è l’unico periodo in cui l’irreligione/ateismo è predominante e più potente della religione; solo un quarto di ognuna delle quattro virtù del Dharma (penitenza, veridicità, compassione e carità) sono presenti negli esseri umani. La nobiltà è determinata unicamente dalla ricchezza di una persona; il povero diviene schiavo del ricco e del potente; parole come “carità” e “libertà” vengono pronunciate spesso dalle persone, ma mai messe in pratica. 

Non solo si assiste ad una generale corruzione morale, ma le possibilità di ottenere la liberazione dall’ignoranza, il Moksha), si fanno sempre più rare a causa del generico declino spirituale dell’umanità.


Guerre:


La guerra “civilizzata” (con precise norme di correttezza e di onore) è stata dimenticata, e gli umani combattono come gli Asura) e i Rakshasa). A differenza degli altri Yuga, in cui era normalità cessare i combattimenti dal tramonto all’alba, cremare le vittime e riflettere sulla guerra, i combattimenti dell’età di Kali si protraggono costantemente, spinti soltanto dal desiderio di vittoria. Aumenta inoltre il sadismo.


Nobiltà / rispetto:

Nel Kali Yuga, le persone non sono più rispettate per la loro intelligenza, conoscenza o saggezza spirituale. Al contrario, la ricchezza materiale e, ad un livello inferiore, la prestanza fisica sono ciò che rendono una persona ammirevole. 

Nonostante il rispetto sia superficialmente molto manifestato tra le persone, nessuno rispetta sinceramente gli altri. Ognuno crede che lo scopo ultimo della vita sia quello di ottenere rispetto, quindi diventando ricco o fisicamente forte.


Cambiamenti nelle persone:

Nonostante l’età, gli esseri umani diventano inferiori in altezza e più deboli fisicamente, così come mentalmente e spiritualmente. C’è una diffusione di falsi dei, idoli e maestri. 
Molte persone mentono, e si dichiarano profeti o esseri divini. Inoltre, ognuno modifica a propria discrezione i significati/concetti di digiuno, meditazione e austerità, così da indurre nelle persone la loro necessità; comunque, facendo questo, essi non seguono il rigoroso codice morale dei Veda, per cui difficilmente guadagneranno qualcosa.


Cambiamenti nelle donne:

Le donne in questa epoca diventano lascive ed immorali per natura. Nonostante in un primo momento siano trattate come inferiori ai maschi ed abusate, più avanti nel tempo cominciano a rivestire ruoli importanti in politica ed in altri affari, e questo culmina in sempre maggiori scontri di ego con gli uomini. 
I divorzi incrementano, con sempre più bambini cresciuti da un unico genitore. 


Condizioni delle caste:

Nella prima fase del Kali Yuga, si crea discriminazione tra le caste, in particolare contro gli shudra); gradualmente, però, la scala sociale, come il sistema della morale, si inverte, e i brahmini) e gli kshatriya) diventano i più discriminati, finché l’unica casta che rimane è quella degli shudra.


Condizioni dei Brahmana:

La maggior parte dei brahmana cessa di ufficiare cerimonie religiose; come tutti gli altri, perdono la loro moralità, si cibano di carne (persino di quella di mucca - "In Indias è sacra!"), e assumono sostanze proibite; perdono rispetto e dignità, e quando i mleccha dovrebbero offrire sacrifici, non li offrono, o invece di offrire frutta, acqua, e altre sostanze pure offrono carne o ricchezze materiali. Solo pochi si isolano dal resto del mondo per seguire Dio, e il loro numero diminuirà a mano a mano che il Kali Yuga si avvia alla conclusione. L’ultima famiglia brahmana esistente vivrà a Shambhala), dove in seguito nascerà Kalki.


Condizioni degli Kshatriya;

La casta regale e guerriera, diviene corrotta e perde il suo potere politico; i loro capi diventano furfanti, criminali e terroristi, e cercano di usare il loro residuo potere per sfruttare il popolo: gli stessi re diventano dei ladri, che preferiscono rubare dai loro sudditi piuttosto che proteggerli e difenderli. Dalle classi inferiori emergono nuovi capi, che fondano dittature e perseguitano i religiosi, gli intellettuali e i filosofi.


Condizioni dei Vaishya:

rappresentano la borghesia, composta di mercanti e uomini d’affari, diventano disonesti e inventano nuovi crimini come frodi e contraffazioni; i commercianti diventano egoisti e pensano a soddisfare i propri desideri invece di quelli del consumatore, e quelli che non lo diventano non riescono a sopravvivere e falliscono.


Condizioni degli Shudra:

Gli shudra perdono ogni rispetto per le caste superiori, e diventano anzi loro la casta più rispettata nel Kali Yuga. Dopo i primi 10000 anni dello Yuga, diventeranno l’unico varna, o casta; anche se cambia il loro stato sociale non migliorano da un punto di vista spirituale.


Fontehttp://antikamente.altervista.org/kali-yuga/

Un ingresso per la Terra Cava nel cuore delle Dolomiti?

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Nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si trova un caratteristico "portone" di grandi dimensioni, collocato a i piedi della Schiara, una delle montagne più importanti e imponenti del parco.

Nominata dai locali come "Porton de la Schiara", questo affascinante ingresso roccioso richiama sicuramente alla mente degli appassionati del mistero, un possibile ingresso verso l'ignota "Terra Cava", vera e propria ossessione di Hitler che allora inviò squadre di nazisti fino in Tibet, alla ricerca di una dei tanti ingressi.

Il primo elemento delle credenze occultistiche dei nazisti era il mitico regno di Tule Iperborea. Allo stesso modo in cui Platone citò la leggenda egiziana dell'isola sprofondata di Atlantide, Erodoto menzionò la leggenda egiziana del continente di Iperborea nell'estremo nord. Diversi studi effettuati nel Dopoguerra sul Nazismo e sull'Occultismo, come quello di Trevor Ravenscroft La Lancia del Destino (1973), hanno affermato che sotto l'influenza di Haushofer della Società di Tule, i tedeschi inviarono spedizioni annuali in Tibet dal 1926 al 1943. La loro missione era innanzitutto trovare e successivamente mantenere i contatti con gli antenati ariani di Shambhala e Agharti, due città sotterranee nascoste ai piedi dell'Himalaya.

Ad Ischia (Italia) i Nazisti avrebbero cercato l’entrata del possibile tunnel dell’Epomeo partendo dal luogo più misterioso dell’isola, la grotta di Mavone, oggi praticamente inaccessibile, situata in località Scannella (frazione di Panza, a Forio d’Ischia) su un costone roccioso a picco sul mare.

Vi riporto ora alcune righe dello studioso Graham Hancock, estratte dal suo libro "SCIAMANI" per darvi un'idea di come funzionino questi ingressi misteriosi:


"Infiniti esempi, testimoniano la sorprendente e inquietante capacità di attraversare senza sforzo le pareti e le finestre chiuse.

...Quando sono portate o fatte fluttuare attraverso le pareti, 
i soffitti o le finestre delle loro case, le vittime di abduction 
si sentono come se un'energia intensa separasse ogni cellula, 
o addirittura ogni molecola del loro corpo. 
I rapiti parlano di un forte senso di vibrazione..."


In pratica Graham Hancockci spiega come la fisicità materiale non sia d'ostacolo per gli esseri evoluti, che a quanto pare, hanno il potere di alterare la struttura della materia stessa, modificandone le vibrazioni e potendo così "attraversare" oggetti e ostacoli.

Durante il transito attraverso un tunnel spazio-temporale, la materia viaggia scomposta in atomi e viene ricostruita nella sua forma originaria solo una volta giunta a destinazione.

Può quindi essere un portone spazio-temporale quello coccolato nelle Dolomiti Bellunesi
Per ora possiamo solo ipotizzarlo e perché no, fantasticarci un po sopra, immaginando il passaggio di misteriosi velivoli volanti che vengono a curiosare di tanto in tanto la nostra "evoluzione"...

Ecco il portone bellunese in tutta la sua bellezza:


Infine nota di merito va anche alla Piazza del Diavolo, che si trova anch'essa all'interno del Parco delle Dolomiti Bellunesi.

Questo spettacolare cerchio erboso è posto nel bel mezzo di un paesaggio lunare roccioso, che la leggenda del luogo attribuisce alle streghe, che si dice, un tempi si riunissero lassù, a più di tre ore di cammino dal fondo valle, per evocare il Diavolo, dando il via a danze e orge sfrenate che duravano per tutta la notte.

IL CONTADINO CHE HA RIFIUTATO 378 MILIONI DI EURO PER SALVARE LA TERRA

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Agricoltore inglese rifiuta 378 milioni di euro e si tiene la terra:

"Se prendessi i soldi, farei un torto alla mia comunità"


I dipendenti di un'agenzia immobiliare hanno bussato al portone di casa sua per offrirgli l'incredibile somma di 275 milioni di sterline. Un bottino che l'avrebbe sistemato per sempre e avrebbe fatto vivere nell'agiatezza i figli dei suoi figli. Ma Robert Worsley, agricoltore inglese di 48 anni, ha rifiutato l'offerta. Ha scelto, cioé, di tenersi stretti i suoi 550 acri di terreno, la fattoria alla quale aveva dedicato ogni giorno degli ultimi 15 anni di vita.


A raccontare la storia del signor Worsley, un articolo del quotidiano britannico Daily Mail. L'allettante offerta risale a più di due anni fa quando l'uomo, due figli, originario del West Sussex, fu raggiunto da due dipendenti della compagnia immobiliare Mayfield. 

L'obiettivo degli agenti era chiaro: proporre una somma record per assicurarsi una distesa enorme di terra su cui costruire, poi, nuove unità immobiliari.

Un'occasione di profitto unica. Una cifra in ballo pari a 100 volte l'attuale valore del lotto. Ma Robert Worsley ha detto no. "Se prendessi il denaro e scappassi - ha spiegato l'uomo, come riferito dal Daily Mail - farei un danno alla nostra comunità".


"Noi siamo una comunità rurale -
 ha precisato ancora Worsley al quotidiano inglese - 
e non vogliamo questo tipo di sviluppo, non vogliamo 
vedere il Sussex rovinato".


Una decisione pensata nell'interesse dei suoi vicini, degli abitanti della sua stessa terra, che "vedrebbero ridursi la propria qualità di vita e venir meno il piacere della campagna".

Il timore è forte, il pericolo è concreto: che l'area del Sussex venga saccheggiata proprio per offerte milionarie come quella ricevuta. Ma nella sua battaglia il signor Worsley non è solo: lo accompagnano tanti altri agricoltori, membri di un comitato che lotta contro le spregiudicatezze dei colossi immobiliari.

Fonte: http://www.huffingtonpost.it/2015/05/11/agricoltore-inglese-rifiuta-275-milioni_n_7255494.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001
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